A POTENZA, TOLVE, MELFI E VENOSA SI FESTEGGIA SAN ROCCO, UNO DEI SANTI PIÙ AMATI!

Oggi è San Rocco e Potenza e altri comuni della provincia festeggiano il Santo, tra più amati e sentiti della nostra Regione.

A Potenza, oltre alle sante messe celebrate in mattinata nella Chiesa di Borgo San Rocco, nel pomeriggio a partire dalle ore 17:30 avrà inizio la processione (con sosta in Cattedrale per la Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo) che culminerà con il rientro a San Rocco dove l’oratorio proietterà il cineracconto “Una povera grande storia”.

A Tolve, alle ore 10:30, si è svolta la Messa Solenne presieduta da S.E. Francesco Sirufo, Arcivescovo di Acerenza, seguita alle ore 12:00 dalla solenne Processione della statua di San Rocco per le vie cittadine.

Anche Melfi festeggia San Rocco che oltre ad essere uno dei santi più amati è anche il compatrono della città.

Nel quartiere di Valleverde infatti sorge la chiesetta dedicata al Santo (in origine era intitolata a San Sebastiano) edificata, secondo quanto riportato sul portale in pietra lavica, nel 1657.

Per secoli ha svolto la funzione di chiesetta di campagna, solo negli ultimi decenni è stata completamente inglobata dal quartiere Valleverde.

Tre le messe che verranno celebrate oggi: alle 08:00, alle 11:00 e alle 18:00.

Al termine dell’ultima Santa Messa si terrà la tradizionale processione per le vie del quartiere Valleverde, con la Banda della Città di Melfi.

Anche Venosa è particolarmente legata a San Rocco, tanto da elevarlo a coprotettore della città assieme a San Felice di Thibiuca.

La devozione risale al 1503 quando Venosa fu colpita da una terribile peste e gli abitanti chiesero la protezione del santo: nello stesso anno venne eretta una chiesa in prossimità del complesso della Santissima Trinità, come voto di riconoscenza per aver salvato la città.

La festa religiosa si svolge dal 15 al 18 Agosto durante i quali la processione con la statua del santo (risalente al 1800 circa) percorre le antiche vie della città, portata dai confratelli in divisa “mozzetta verde”.

Per un periodo la festa veniva celebrata a Settembre, per dare la possibilità ai contadini di parteciparvi perché i lavori di mietitura terminavano a fine Agosto.

Diversi sono gli aneddoti sulla chiesa del santo patrono di Venosa, come quello delle mamme che portavano i loro bambini malati davanti all’ingresso della chiesa dove lasciavano un sacchetto di grano del peso dei figli.

Auguri a tutti coloro che portano il nome Rocco!