ALLARME SPESE PER IL MALTEMPO: “NON ABBIAMO PIÙ UN EURO! NON ERA MAI SUCCESSO PRIMA”

A quasi un mese dalla fine dell’emergenza neve, adesso è il momento di contare i danni ed i dati diffusi dall’Unione delle Province italiane (UPI), sulla stima delle spese sostenute per fronteggiare il maltempo, non sono per niente confortanti.

Da una prima verifica operata dall’UPI, si aggirano intorno ai 15 milioni di euro le spese impreviste che hanno dovuto sostenere, tra Novembre 2016 e Gennaio 2017, le Province delle Regioni maggiormente colpite dall’ondata di maltempo.

Nelle due Province lucane, fino ad oggi il servizio neve ed il trattamento antighiaccio sulle strade di competenza è costato circa 2 milioni di euro, azzerando le previsioni di spesa garantite dai consigli fino alla fine dell’inverno.

Il Presidente dell’Upi Basilicata, Nicola Valluzzi,  ha dichiarato:

“Si tratta di spese, in larga parte, senza copertura finanziaria che i Presidenti di Provincia hanno dovuto autorizzare rispondendone in prima persona, per far fronte ai servizi di neve, di salatura delle strade, per interventi di estrema urgenza, come le caldaie rotte nelle scuole.

Soldi che nei bilanci delle Province non ci sono, a causa dei tagli insensati operati dalla manovra economica del 2015.

Ma non sono solo i soldi per le emergenze a mancare: non abbiamo più un euro per la manutenzione e la gestione ordinaria di strade e scuole e, senza manutenzione, le spese extra sono destinate ad aumentare ad ogni emergenza.

Serve l’azzeramento degli ulteriori 650 milioni di tagli previsti a carico delle Province per il 2017 ma soprattutto un decreto legge che assegni le risorse necessarie per la gestione, nella sola Regione Basilicata, di circa 4.000 km di strade provinciali e di 130 edifici che ospitano le attività delle scuole superiori del territorio.

Entro il 31 marzo dovremmo approvare i bilanci, ma senza il Decreto Legge un intero comparto istituzionale costitutivo della Repubblica non sarà in grado di farlo e quindi non potrà erogare i servizi: una evenienza che non si è mai verificata nella storia del Paese che mette a rischio la sicurezza dei cittadini”.