AVIGLIANO: ANCORA CHIUSA LA SCUOLA ELEMENTARE

Le porte dell’Istituto Comprensivo “Avigliano Centro” si sarebbero dovute aprire il 9 Gennaio scorso in seguito alla realizzazione dei lavori di adeguamento sismico.

Ad oggi però tale struttura ad Avigliano (Potenza) è ancora chiusa ed il consigliere comunale di minoranza, Antonio Pace, in una nota ha sottolineato:

“Stando agli impegni assunti pubblicamente e in più occasioni dal sindaco di Avigliano, Vito Summa, il 9 gennaio gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Avigliano Centro” sarebbero dovuti rientrare nel plesso scolastico Silvio Spaventa Filippi, di Via Porta Potenza ed invece tutto ancora rinviato a data da destinarsi.

Una travagliata vicenda questa dei lavori di miglioramento sismico della scuola che ha inizio nel lontano 2013 con un finanziamento dalla Regione Basilicata per un importo di quasi 500.000,00 euro, lavori poi appaltati dal Comune e approvati dalla giunta comunale di Avigliano a fine 2015 e che vedono sottoscrivere il contratto con l’impresa appaltatrice solo a luglio 2016. Poi per trascuratezza della stessa amministrazione comunale l’inizio dei lavori avviene solo a settembre, qualche giorno prima dell’inizio dell’anno scolastico, e ad oggi ancora non è possibile la normale ripresa delle attività didattiche nell’edificio di Via Porta Potenza.

Questione questa che, per esclusiva responsabilità dell’amministrazione comunale, ha registrato un ingiustificato e grave ritardo, sprecando inutilmente tre mesi estivi per l’inizio dei lavori, ed ha comportato il trasferimento di circa 300 alunni tra materna ed elementare in un vecchio istituto prefabbricato post sisma 1980, quello di Via XIII agosto, ad oggi ancora inadeguato in materia di Prevenzione Incendi nonostante le prescrizioni del Comando Vigili del Fuoco che perentoriamente stabilivano il termine ultimo per l’adeguamento al 31 dicembre 2016.

Un periodo disastroso per la scuola ad Avigliano, con un istituto migliorato sismicamente ma ancora inutilizzabile, un altro dove i riscaldamenti sono mal funzionanti, la palestra è inutilizzabile e l’impianto antifulmine divelto, e in ultimo con la mensa chiusa per una settimana, il tutto con un trasporto scolastico alla meno peggio e notevoli disagi agli alunni, alle loro famiglie, e al normale svolgimento delle attività scolastiche”.