BASILICATA: “LA VIOLENZA SULLE DONNE NON HA GIUSTIFICAZIONI, NON BASTA INDIGNARSI”, QUESTE LE…

Il Presidente della Crpo di Basilicata, Angela Blasi, rende noto che il  Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri promuove l’attuazione di interventi progettuali per il contrasto alla violenza contro le donne.

Come ha dichiarato la stessa Angela Blasi:

“La violenza contro le donne è un argomento ricorrente .

È un turbine che racchiude in sè diverse problematiche e che riporta la nostra società nella retrività.

La violenza subita dalle donne non ha giustificazioni e calpesta ogni  forma di diritto umano come esplicato nella convenzione di Istanbul.

Le vicende tristi di questi mesi confermano che c’è ancora tanto da  fare e che tanta ignoranza accompagna chi ritiene che la nostra sia una società patriarcale.

È evidente che la convinzione della superiorità da parte di alcuni uomini rispetto alle donne sia un  problema reale.

Si è in presenza di una cognizione culturale disumanizzata e rinsecchita.

Si sottovaluta e, in qualche circostanza, si disconosce, il  contributo che culturalmente molte donne potrebbero portare nelle Istituzioni, a partire dalle scuole”.

Afferma la Blasi che:

“Non basta indignarsi, arrabbiarsi  di fronte a casi orribili quali stupri e femminicidi.

È un obbligo da parte di tutti mettere in campo azioni concrete che non siano quelle del sol parlare ma del fare.

Sottostimare il problema come, purtroppo, più di qualche volta accade significa non aiutare quanti con ignoranza voluta, al limite dell’incoscienza, ritengono che la violenza contro le donne non sia una questione che interessi più di tanto.

Molte volte ci si sente impotenti nel dover fronteggiare stereotipi che mal si conciliano con i sani sentimenti di quanti ritengono valori inestimabili il rispetto della persona umana.

Ben vengano organizzazioni di eventi, promozioni ed emanazioni di bandi.

Aiutano, stimolano e rafforzano la consapevolezza che una società giusta non può essere considerata tale se abdica ai principi dell’uguaglianza e sul valore fondamentale della differenza di genere.”