DALLA FCA DI MELFI “DIPENDONO LE PROSPETTIVE DI CRESCITA DELLA NOSTRA REGIONE SEMPRE IN AFFANNO”

Se non fosse per Melfi FCA, la Basilicata non avrebbe importanti prospettive di sviluppo.

Questo è quanto emerge dalla nota del consigliere regionale, Michele Napoli, in riferimento alle risultanze del consueto rapporto di Banca d’Italia sull’economia della Basilicata nel 2017:

“Crollano le esportazioni (-13,3% rispetto al valore del 2016), si dimezza il tasso di crescita delle imprese (+0,7% rispetto al +1,4% fatto registrare nel 2016), scende il tasso di occupazione (-2,2% rispetto al dato del 2016), stessa sorte per il reddito delle famiglie, mentre cresce il monte ore della Cassa Integrazione (+53% rispetto al 2016) e l’incidenza della disoccupazione giovanile che passa dal 34,2% del 2016 al 38,1% dello scorso anno.

È l’istantanea di una regione in grave affanno economico, che fa fatica ad agganciare la ripresa e le cui prospettive di crescita dipendono prevalentemente, se non esclusivamente, dall’andamento della FCA di Melfi.

Gli unici dati positivi, purtroppo, vengono dal turismo, settore nel quale prosegue anche nel 2017 il trend positivo con un incremento delle presenze del 6,5% su base annua e dal mercato del credito, nel quale si riscontra un aumento dei prestiti tanto alle famiglie quanto alle imprese, con dinamiche che rispondono  al positivo andamento della domanda.

Per dirla con una metafora, basta un colpo di tosse della FCA di Melfi perché la Basilicata prenda la polmonite, laddove, fermo restando il contributo del comparto automotive al PIL regionale, occorrerebbe favorire i percorsi di crescita delle nostre aziende, garantendo alle stesse quegli investimenti in ricerca e sviluppo che consentono di vincere la sfida della competitività e che, ad oggi, sono mancati in Basilicata”.