LA STRAZZATA DI AVIGLIANO SPOPOLA IN TV! IN RAI TELESPETTATORI PRESI PER LA GOLA

La tipica “strazzata di Avigliano” in TV ha conquistato casa Rai.

Lo scorso Venerdì è andata in onda la puntata di “Geo&Geo” con lo speciale “Alla corte di Federico II” curato da Annalisa Losacco ed Eugenio Manghi.

L’intera puntata è stata dedicata al fascino dei gioielli del Vulture-Melfese.

Un viaggio tra i castelli di Melfi, Lagopesole e Venosa.

Un tuffo tra i profumi e i sapori del territorio, primo fra tutti l’Aglianico del Vulture.

E l’immancabile salto all’interno delle botteghe artigianali.

Ad aprire la puntata l’affascinante Castello di Lagopesole e la sua storia.

A seguire la visita all’interno della bottega della signora Anna Angela, abile ricamatrice che ha ereditato questa passione dalla madre ultranovantenne.

Numerosi i tesori del ricamo mostrati alle telecamere: quadretti ricamati sulla scorza di betulla, miniature ricamate a punto pittura, collezione di ditali antichi e gli uncinetti della nonna.

La riprese sono proseguite ad Avigliano all’interno della bottega del fabbro Vito Antonio che ha mostrato come si realizza la tipica “Balestra aviglianese”.

Tappa obbligatoria presso un forno del paese dove è stata presentata la realizzazione della rinomata “strazzata di Avigliano” insieme agli altri prodotti da forno.

Interessante anche la storia di Peppe e Irene che dopo aver conseguito la laurea al nord sono tornati a Lagopesole per mettere su una trattoria con piatti di punta come il baccalà di Avigliano, i peperoni cruschi e un dolce a base di mosto.

La coppia ha raccontato che in inverno censisce le specie di rapaci della zona.

Non poteva mancare un tour tra i vigneti del Vulture alla scoperta dei segreti che si celano dietro all’Aglianico definito “il barolo del sud”.

Da Venosa, città d’Orazio, il maestro Nicola Di Vietri (abile artigiano e conoscitore della storia del famoso filosofo) ha aperto le porte del suo laboratorio mostrando le sue eccellenti sculture.

Anche Marco, sempre a Venosa, ha dato dimostrazione delle sue doti nel lavorare l’argilla realizzando dei veri capolavori.

Dalle eccellenze artistiche a quelle culinarie, il viaggio è proseguito alla scoperta dei Rafaiuoli e pizzicanelli.

L’ultima parte della trasmissione è stata dedicata alla città federiciana ed anche qui oltre al castello normanno sono stati presentati i piatti tipici, come i rinomati calzoncelli di Melfi e le opere pittoriche realizzate da un’artista capace di raccontare miti e leggende grazie alla pittura.

Il signor Bochicchio, insegnante ultranovantenne in pensione, ha aperto le porte della sua casa per mostrare l’incredibile collezione di bastoni in legno che ancora oggi realizza.

La puntata è terminata con l’elogio alla nostra terra dove il tesoro più prezioso è dato dalla gente che ci vive, dai lucani popolo ospitale che con le sue passioni porta avanti tradizioni millenarie.

Di seguito alcuni estratti della puntata.