“LOTTA CON IL DIAVOLO”: DOPO 500 ANNI A LAURENZANA, IL CORPO DEL BEATO EGIDIO PARLA

Domenica scorsa, dopo un iter durato 4 mesi, il Beato Egidio da Laurenzana è tornato a riposare in pace all’interno della nuova teca di cristallo ubicata sotto l’altare della Chiesa Madre Santa Maria Assunta.

La cerimonia di presentazione del Beato alla comunità è stata presieduta dell’arcivescovo di Acerenza, Mons. Francesco Sirufo, ed ha visto la partecipazione di fedeli, sacerdoti e istituzioni.

In questi mesi si sono svolte le varie fasi della ricognizione e dell’intervento conservativo del venerato corpo del Beato Egidio.

L’idea è stata sviluppata in vista del prossimo 10 Gennaio 2018, giorno in cui ricorre l’anniversario dei 500 anni della sua morte (1518-2018).

Per la ricognizione del B. Egidio e l’organizzazione degli eventi che si terranno in questo anno Speciale Diocesano è stato istituito il “Comitato d’Onore e Operativo del Beato Egidio da Laurenzana” capeggiato dal nuovo parroco don Francesco Nardone con il pieno assenso del sindaco Michele Ungaro.

Il B. Egidio nacque a Laurenzana nel 1443 dove visse fino alla morte temprando la sua esistenza di amore ed opere francescane.

I laurenzanesi hanno sempre portato avanti la storia del Beato così come gli è stata raccontata dagli avi e i recenti studi sul corpo ne hanno dato conferma.

Il vescovo Mons. Sirufo dopo aver ottenuto tutte le autorizzazioni previste dal diritto canonico per consentire l’apertura della reliquia, la sua disinfestazione da agenti patogeni e la completa pulitura, l’ha affidata alla devozione delle future generazioni.

Gli esperti hanno appurato che il Beato Egidio è morto a 75 anni, soffriva di tumore ma a causare la sua morte è stato un colpo inferto alle sue spalle che ha dato seguito ad una lite con conseguente incendio arrecandogli ustioni sul corpo.

La signora Anna Taddei, una fedelissima di Laurenzana, ha assistito alle fasi della vestizione del Beato e ci ha raccontato:

“Le spoglie sono state posate su un lenzuolo di lino dove i membri del comitato scientifico hanno eseguito tutte le analisi.

La risposta scientifica trova riscontro con la storia nota a noi cittadini sulla morte del Beato. Si dice che sia morto dopo una lotta contro il diavolo il quale gli rovesciò una lampada facendolo bruciare”.

Tra scienza e storia, durante le fasi della ricognizione, il Beato Egidio è stato spogliato, esaminato e rivestito.

Il nuovo abito è stato realizzato dalle Clarisse di Potenza, mentre la corona del rosario e il cordone sono stati donati dai frati francescani di Matera.