I NOSTRI VIGLI DEL FUOCO RISCHIANO LA VITA PER SALVARNE ALTRE: ORA SI BATTONO PER DIFENDERE I LORO DIRITTI

Torna alla ribalta il problema del precariato tra i Vigili del Fuoco che coinvolge anche la nostra regione.

Il sindacato dei pompieri, in una nota ha raccontato l’odissea iniziata nel 2000 fino ad oggi, sottolineando le azioni che intende mettere in campo per porre fine al precariato dei Vigili del Fuoco:

“Erano i tanto non lontani anni duemila, quando il sindacato RDB del comparto dei Vigili del Fuoco in solitaria (attuale USB VV.F.) ha architettato ed ingegnato esclusivamente i 22 punti su come chiudere la partita del precariato nei Vigili del Fuoco, e nello stesso tempo nascevano i primi nemici su tutti i fronti, che iniziavano a contrastare il progetto.

Con il passare del tempo, intorno all’anno 2012, l’attuale USB VV.F. ha modificato gli stessi punti racchiudendoli in 18 punti, concatenandoli e aggiornandoli alle normative vigenti e sempre nello stesso tempo, questo progetto ha aggiunto nuovi nemici alla sua lista nera, che si sono trasformati in individualisti millantatori e non solo.

Nel dicembre del 2016 esclusivamente l’Unione Sindacale di Base, insieme a tutti i lavoratori precari VV.F., ha occupato le sedi del Partito del PD Nazionale a Roma, ed è proprio li che è venuta al mondo la “Risoluzione Fiano” (che a sua volta riassume i punti cruciali dei 18 sopracitati) – Assunzione di tutto il personale precario VV.F. soprattutto attraverso la Reinternalizzazione dei Servizi, ed è qui che gli stessi millantatori e non solo, si sono trasformati in associazioni di denigrazione di tutta una categoria, volte alla frustrazione e talvolta all’uccisione psicologica di ogni precario di comparto, per arrivare solo a scopi personali.

La lotta per l’assunzione attraverso la Risoluzione Fiano è continuata con i blocchi ai traghetti, presidi sotto ogni palazzo istituzionale, occupazioni, ecc. (ad ogni manifestazione sono state associate documentazioni probanti a tal fine), ricordando che nello stesso tempo, su ogni piattaforma di comunicazione (soprattutto sui social), questo lavoro minuzioso e destinato al “successo”, veniva criticato e considerato una pura utopia.

C’è chi ha addirittura fatto di peggio, dall’alto di un gradino troppo “alto” per le sue capacità, ha innescato un meccanismo rivolto solo al suo benessere personale.

Aggrappandosi all’unica possibilità che aveva per affondare le sue grinfie su questo progetto, ha asserito che inserire la parola “stabilizzazione” nella Risoluzione Fiano, sarebbe stato risolutivo più che lasciare la dicitura: «cancellazione del mancato rapporto d’impiego».

Questo scherzetto è costato a tutta la categoria dei precari, un’irrecuperabile perdita di tempo per l’approvazione in toto della “nostra” Risoluzione in questione.

Noi dell’USB VV.F. sapevamo che utilizzare la parola “stabilizzazione” avrebbe portato all’immancabile apparizione di paletti con conseguente esclusione della maggior parte dei precari VV.F., conseguenza della quale alcuni soggetti erano all’oscuro o per meglio dire, conseguenze alle quali è stato anteposto il proprio torna conto personale.

Tutto questo ha incoraggiato anche le forze politiche dell’opposizione e non solo, ad ostacolare e rallentare il progetto.

Mentre gli oppositori cercavano ancora una volta di distruggere un’intera categoria, l’Unione Sindacale di Base (sola) ha continuato per la sua strada con tutti i lavoratori precari, a lottare assiduamente nelle piazze raggiungendo prima l’approvazione in I Commissione Affari Costituzionali il 18 gennaio 2017, e successivamente l’emanazione sulla G.U n. 144 del 23 giugno 2017.

Teniamo a ricordare che già in precedenza fino ad oggi esclusivamente l’USB VV.F. Calabria (Catanzaro), l’USB VV.F. Sicilia (Messina e Catania), l’USB VV.F. della Basilicata (Potenza e Matera) e l’USB VV.F. Nazionale, hanno elaborato solleciti e moltissime documentazioni che opportunamente tutti gli organi istituzionali, hanno provveduto ad inviare (Regioni, Comuni, ecc..) interpellando anche la Chiesa Cattolica che a sua volta ha maggiormente fatto pressione agli organi competenti.

Ad oggi gli oppositori della Risoluzione Fiano, con il loro individualismo stanno continuando ad uccidere l’intera categoria con i loro pseudo incontri a porte chiuse e non solo (per pochi intimi) continuando a millantare i lavoratori e le istituzioni che li ingannano a loro volta.

Ecco perché l’Unione Sindacale di Base della Calabria, ha sensibilizzato, chiesto aiuto e mobilitato tutti i movimenti “Rappresentativi” per riunirli, affinché si metta in atto la Risoluzione Fiano come approvato ed emanato in precedenza.

Da oggi i precari VV.F. non saranno più soli, sia a livello burocratico che nelle piazze, saranno affiancati da: Partito di Rifondazione Comunista Calabria i cui referenti sono Mario Sinopoli, Antonio Campanella e Franco Coricello, che a loro volta contatteranno anche il proprio Partito Nazionale – Dall’USB del Ministero dell’Interno del Coordinamento Nazionale il cui referente è Bruno Stirparo – Dal Sindacato Cobas della Calabria per il quale faremo riferimento al Dott. Stefano Mancuso che a sua volta comunicherà alla propria sede sindacale Nazionale il tutto – Dai Partigiani della Scuola Pubblica la cui portavoce della Calabria è la Dott.ssa Bianca Laura Granato – Dall’ARCI Gay della Provincia di Cosenza – Dall’ARCI Gay della Fenice di Catanzaro il cui segretario è il Dott. Antonio Migliazza – Da vari Centri Sociali e anche da Organizzazioni nazionali e internazionali di rilevanza (in fase di organizzazione).

Ogni protesta sarà volta al raggiungimento dell’eliminazione del limite di età per l’operatività, ma soprattutto all’abbattimento della bozza emanata pochi giorni fa, che esclude la maggior parte dei precari VV.F. dai 40 anni in su (per colpa delle azioni e dei dialoghi farlocchi di queste associazione/i non rappresentative), quindi si rivendicherà insieme a tutti i lavoratori l’aumento delle assunzioni per gli operativi e l’assunzione diretta per il personale precario non operativo, attraverso la Reinternalizzazione.

Ora ogni oppositore deve fare un passo indietro specialmente le associazioni di movimenti non “rappresentative del C.N.VV.F.“, poiché fino ad ora non hanno portato nessun beneficio alla causa pur professandosi referenti dei lavoratori, nonostante di referente non avessero nulla e soprattutto portando tutta una categoria al patibolo.

Da oggi l’USB VV.F. ha scatenato un inferno per rivendicare quello che spetta di diritto a tutti i lavoratori precari di questo comparto, infischiandosene dei tanti “salmoni” che continuamente nuotano controcorrente, ignorando il corso naturale delle acque.

La vita di questi salmoni sarebbe uno spunto letterario di non trascurabile rilevanza, data la sua non ordinarietà che rasenta la più totale stravaganza e che descrive perfettamente un comportamento volto esclusivamente a sottolineare la voglia di apparire a discapito della sostanza vera e propria, che è segretamente nascosta nella voglia di raggiungere gli obiettivi, non solo per apparire e per mettersi in mostra, ma effettivamente per arrivare al conquista dei diritti , quei diritti che tutti aspiriamo a raggiungere, che renderebbe giustizia una volta per tutte a questi lavoratori instancabili che non hanno smesso mai di sperare e ai lottatori invincibili che hanno anteposto la lotta anche alla propria vita.

Ormai il dado è tratto, con gli alleati al nostro fianco la partita può considerarsi arrivata allo zenit”.