NUOVA NOMINA DELL’EX CONSIGLIERE REGIONALE: QUESTI GLI ULTIMI CONTRASTI

Il capogruppo del Movimento cinque stelle Gianni Leggieri,  già nei giorni precedenti aveva espresso il suo disappunto nei confronti della nomina fatta dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale all’ex consigliere regionale Luigi Scaglione come Coordinatore della Struttura di Coordinamento Informazione, Comunicazione ed Eventi del Consiglio regionale.

Queste le motivazioni espresse da Leggieri:

“Scaglione, già consigliere regionale nel corso della IX legislatura è stato rinviato a giudizio nell’ambito di un’  inchiesta su presunti intrecci tra alcuni politici lucani e persone vicine alla criminalità organizzata.

Nella stessa inchiesta è stato coinvolto l’ex vicegovernatore della regione, dimessosi proprio all’indomani delle
prime indiscrezioni sul suo coinvolgimento nell’inchiesta coordinata dal pubblico ministero della direzione distrettuale antimafia di Potenza, Francesco Basentini.

Una vicenda giudiziaria non ancora conclusasi che getta un’ombra lunga sulla scelta del Presidente Mollica e dell’intero ufficio di presidenza sulla opportunità di tale nomina.

Ragioni di convenienza e di correttezza avrebbero infatti dovuto far propendere per altra e diversa decisione proprio per dare un taglio netto rispetto al sistema politico che per anni è stato portato avanti
nella nostra Regione.

Invece si è pensato bene di premiare l’ex consigliere regionale Scaglione con un contratto che prevede una
retribuzione di 121 mila euro annui”.

Immediata la replica da parte del presidente del Consiglio regionale, Francesco Mollica, che ha dichiarato:

“Mi preme sottolineare come la scelta della nomina di Luigi Scaglione come coordinatore della ‘Struttura di coordinamento Informazione, Comunicazione ed Eventi’ del Consiglio regionale è frutto di una valutazione sull’esperienza strettamente professionale maturata nel campo dell’informazione dallo stesso Scaglione, basata su criteri oggettivi di correttezza e trasparenza, che nulla hanno a che vedere con la sfera politica.

E’ grave altresì diffondere notizie fuorvianti, elevando l’importo contrattuale non corrispondente a quello effettivamente previsto, al fine soltanto di denigrare l’operato di questo Ufficio di Presidenza”.

Il botta e risposta continua con la controrisposta del capogruppo dei 5 Stelle:

“La risposta del Presidente del consiglio regionale non fa altro che rafforzare il mio convincimento rispetto  all’inopportuna nomina fatta dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale.

Ad esempio, quanto alla retribuzione percepita dal neo assunto, la delibera n. 201600157 del 04.10.2016 è chiarae non lascia spazio ad interpretazioni di sorta.

L’ex-consigliere regionale Luigi Scaglione grazie al nuovo incarico attribuitogli percepirà un compenso di euro
20.247,70 per il 2016 (meglio, per quel che rimane del 2016) e di euro 121.486,22 per il 2017 e altrettanti per il 2018.

Ma al di là della questione strettamente economica, il vero dato resta la nomina di una persona che al momento risulta essere imputato presso il Tribunale di Potenza con un’imputazione gravissima.

Su questo ci saremmo aspettati una diversa presa di posizione da parte dell’intero Ufficio di Presidenza e del suo Presidente, invece dobbiamo prendere atto che in Regione Basilicata chi va a processo per presunti intrecci e
legami con la mafia ottiene addirittura un premio da parte delle istituzioni.

Un fatto gravissimo che solo una politica spregiudicata e priva di morale può giustificare.

Alla fine sulla imputazione saranno i giudici a decidere, ma fino a quel momento sarebbe opportuno evitare certi
riconoscimenti almeno per mantenere intatto il decoro delle istituzioni regionali.

È chiaro che nessuno ammetterà mai che si tratta di una nomina politica frutto dei nuovi equilibri creatisi all’interno della Regione Basilicata, con un PD sempre più spostato verso la cosiddetta area popolare.

È  chiaro che nessuno mai ammetterà che la nomina è il premio riconosciuto a quell’area di centro che eletta come alternativa a Pittella oggi rappresenta la più fedele stampella del Governatore.

È chiaro che nessuno mai riconoscerà che dietro la nomina di Scaglione si nasconde l’ennesimo atto di clientelismo politico.

Ma se anche non vi sarà mai l’ammissione di colpa da parte dei diretti interessati, i cittadini ormai hanno tutti gli elementi per trarre le loro conclusioni:

la rivoluzione democratica di Pittella ha fallito miseramente e questa nomina è il frutto di una becera spartizionepartitocratica”.

Intanto Scaglione si sente mortificato dagli attacchi e si difende:

“Non auguro a nessuno di vivere i miei tormenti.

Io, Giornalista professionista iscritto all’Ordine dal 1979, in attività dal 1977, esperienze professionali a iosa e in particolare nel settore della comunicazione istituzionale o delle attività sociali, sportive di difesa della nostra identità, messo all’indice come uomo e come persona ancor prima che qualche sentenza lo dica o lo abbia mai detto, additato per la ex esperienza politico istituzionale.

Mi sembra un po’ troppo anche per uno come me avvezzo al confronto esterno”.