PERDE LA BAMBINA DOPO LA CORSA IN OSPEDALE: LA RELAZIONE DEL SAN CARLO SPIEGA COME SONO ANDATE LE COSE

Ricordate la tragedia che la scorsa settimana colpì una famiglia di Viggiano (Potenza) che ha visto (dopo una corsa in ospedale) morire la bambina subito dopo il parto?

Ieri è arrivata la relazione elaborata dal “San Carlo” di Potenza dalla quale emerge che i tempi del soccorso sono stati rapidissimi e che quand’anche fosse stato aperto il punto nascita di Villa d’Agri alla luce dei tempi e delle modalità dell’evento, l’esito purtroppo non sarebbe stato diverso.

In seguito riportiamo la ricostruzione inviata dal direttore generale Rocco Maglietta:

1. La donna era seguita dall’ospedale di Polla nonostante a Villa D’Agri sia attivo il reparto di ginecologia per seguire le donne dell’area durante la gestione;

2. La donna, (39 settimane + 4 giorni) si era recata nel pomeriggio di mercoledì scorso all’ospedale di Polla dove l’avevano rimandata a casa dopo essere stata sottoposta a esame cardiotocografico;

3. Essendo cominciate alle 4.00 di notte di giovedì 13 ottobre le prime contrazioni uterine decideva  intorno alle ore 6.30 di recarsi in auto con il marito a Polla dove aveva programmato di eseguire il parto;

4. Giunta in contrada Pergola di Marsico Nuovo, alle ore 6.55, per l’acuirsi dei dolori, decideva di fermarsi e di chiedere l’intervento del 118;

5. L’ambulanza arrivava alle 7.11 (16 minuti) e, avendo espletato i primi controlli assegnando un codice giallo, partiva alle 7.17 per il S. Carlo;

6. La paziente arrivava alle 7.52 al S. Carlo dove è attivo un pronto soccorso ostetrico dedicato (fast track).

L’ostetrico di guardia ha confermato il codice giallo inviando immediatamente la paziente in reparto;

7. La paziente è arrivata in Ginecologia alle ore 8.05. Dalla visita con esame cardiotocografica a cui veniva immediatamente sottoposta emergeva una grave bradicardia del feto e la presenza di grumi di sangue nell’utero. Il medico perciò diagnosticava il distacco della placenta (che normalmente è accompagnato da una copiosa emorragia assente in questo caso) e disponeva un cesareo immediato;

8. Alle ore 8.26 è nato un bambino vivo ma con gravissima insufficienza respiratoria. L’intervento immediato del personale della TIN non ha impedito il decesso del neonato.

Dalla relazione del “San Carlo” emerge che il distacco della placenta è una complicanza seria e pericolosa che può determinare sia la perdita dell’utero sia il decesso della madre.

In questo caso la diagnosi è stata tempestiva nonostante la mancanza del sintomo più evidente perché il medico in servizio è di grandissima esperienza.

Il cesareo è stato infatti disposto senza neanche aspettare gli esami di routine e completato 31 minuti dopo l’ingresso della partoriente in ospedale.

L’assessore alle Politiche della Persona, Flavia Franconi ha dichiarato:

“Da donna, prima ancora che da assessore regionale alla Sanità,  esprimo la mia vicinanza e quella dell’Istituzione che rappresento ai  giovani genitori di Viggiano, che per una serie di circostanze hanno perduto il bimbo amorevolmente portato in grembo per nove mesi dalla mamma.

Sono episodi che non dovrebbero mai accadere. E che segnano purtroppo la vita delle persone”.