PESCI MORTI NEL BASENTELLO: COSA SUCCEDE? ATTESE LE ANALISI ARPAB

Le immagini sconcertanti diffuse sui social, circa la strage di pesci morti nelle acque della diga Basentello a Genzano di Lucania (Potenza) continuano a turbare cittadini lucani e pugliesi.

Il fenomeno, segnalato nel giorno di pasquetta da vacanzieri (che si erano recati nell’area verde per trascorrere una scampagnata all’aria aperta) ha fatto mettere in moto la macchina dei controlli e dopo il tempestivo intervento da parte delle Guardie Ambientali d’Italia, nei prossimi giorni c’è attesa per l’esito degli esami effettuati da Arpab.

Gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi che abbia potuto determinare tale fenomeno: potrebbe trattarsi di inquinamento delle acque, oppure di attività illecita o di fenomeno naturale.

In precedenza la moria di pesci era già avvenuta in altri bacini idrici lucani però tale fenomeno era riconducibile a cause naturali dovute ai cambiamenti climatici registrati in una determinata stagione.

Questa volta forse la situazione è diversa e la gente è molto preoccupata (non solo per i pesci ma anche per l’agricoltura dei campi limitrofi) perchè se dovesse emergere che l’acqua è inquinata, quale sarebbero le ripercussioni sull’agricoltura del posto?

Tali ansie sono alimentate dai recenti fatti, in materia d’inquinamento ambientale, che stanno avvenendo in Val d’Agri.

C’è chi parla di ennesimo disastro ambientale ma per ora, tra le mille paure e le numerose ipotesi, bisogna solamente aspettare l’esito delle analisi effettuate sulle acque e sui pesci morti.

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