PINUCCIO DI STRISCIA LA NOTIZIA TORNA A PARLARE DEL PETROLIO LUCANO! QUESTA VOLTA VA DIRETTAMENTE A ROMA…

“Pinuccio” (inviato della nota trasmissione “Striscia la Notizia” in onda ogni sera su Canale 5 a partire dalle ore 20:40) si è occupato ancora una volta della nostra regione, tornando a parlare dello sversamento al Centro Oli Eni di Viggiano (PZ).

In collegamento da Roma, questa volta, Pinuccio ha interrogato il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Gian Luca Galletti, a seguito dell’incontro tra Eni, Regione Basilicata e Ministro (avvenuto il 4 Maggio scorso) e sull’ammissione da parte di Eni dello sversamento di 400 tonnellate di petrolio.

Come ha dichiarato Pinuccio nel suo servizio:

“Da Agosto 2016 (data effettiva dello sversamento di greggio) nessuno sapeva ciò che fosse accaduto.

Né l’assessore regionale (Dott. Francesco Pietrantuono), né il Direttore Generale Arpab (Edmondo Iannicelli), né il Presidente della Regione (Marcello Pittella).

Solo che, a Gennaio, l’ENI ha dichiarato esserci un altro sversamento.

Ed è notizia di poche ore fa che alcuni comuni intorno al Cova stanno emettendo ordinanze di “divieto uso acqua” perché i terreni sono inquinati, oltre al “divieto di uso per qualsiasi scopo (pascolo, coltivazione, raccolta foraggio/frutti).

Si può, dunque, sospettare un disastro ambientale?”

Il Ministro dell’Ambiente Galletti ha risposto:

“Bisogna prima capire lo sversamento che dimensioni ha e vedere fin dove è arrivato. E bisogna fare in modo che l’Eni si impegni e faccia tutti quegli interventi all’interno dello stabilimento perché venga a cessare lo sversamento.

I tecnici del Ministero già in data 18 Maggio incominceranno un monitoraggio di tutta l’impiantistica del Cova”.

L’ipotesi addottata dal Ministro è che lo sversamento potrebbe provenire anche da altre fonti che non sono state ancora identificate.

E, come dichiara ancora Galletti:

“I controlli sul Cova non spettano al Ministero stesso bensì sono stati assegnati all’Arpab”.

Cosa questa che lascia interdetto lo stesso Pinuccio:

“Nel 1999 sono state date delle prescrizioni da seguire al Centro Oli per l’ampliamento della struttura.

Tra l’altro, in un report del Ministero del 2013, l’Eni non aveva dato nessuna risposta a queste prescrizioni (obbligatorie), cosa che non risulta nemmeno dal sito del Ministero stesso.

E la Commissione di Impatto Ambientale”?

Per Galletti “Sta facendo un lavoro discreto”.

Ma anche su questo Pinuccio ha da ridire, presentando una relazione sull’impatto ambientale.

Di certo la cosa non finisce qui perché si continuerà ad indagare fin quando non si avranno delle risposte più che esaurienti su ciò che sta succedendo al Centro Oli Eni di Viggiano.