POTENZA, ARRESTATO L’UOMO CHE HA SFONDATO CON L’AUTO LA VETRINA DEL BAR: ECCO COSA È SUCCESSO REALMENTE

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Potenza, coordinati dal Capitano Gennaro Cascone, ieri hanno tratto in arresto, in flagranza dei reati di lesioni personali, minaccia e danneggiamento aggravati, nonché guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, M.G. classe 1978, potentino, celibe, disoccupato, conosciuto alle Forze dell’Ordine.

Nel dettaglio, il predetto, alle precedenti ore 18:30, in evidente alterazione psicofisica, si è recato più volte in un bar, dove ha chiedesto da bere.

Dopo l’ennesima richiesta respinta e dopo aver importunato alcuni avventori e passanti sulla pubblica via, è stato invitato dal proprietario ad allontanarsi.

Ma il giovane, in tutta risposta, lo ha minacciato, ha finto di andar via e dopo aver fatto il giro dell’isolato, è salito a bordo di una Ford Fiesta.

Ha abbattuto 2 paletti in ferro posti a protezione del porticato, ha spazzato via tavoli e sedie presenti all’esterno, ha sfondato la vetrata del bar e non contento, per ben quattro volte, ha inserito la retromarcia per poi prendere di nuovo la rincorsa.

Con maggiore violenza, è riuscito ad abbattere il pilastro che divideva i due accessi adiacenti del bar.

Il proprietario dell’esercizio, non è stato colpito solo grazie alla sua prontezza di riflessi, che gli hanno consentito di scansarsi.

Allo stesso modo un avventore, che si trovava li per caso, vista la situazione, è intervenuto per tentare di bloccare il malintenzionato, ma, per proteggersi e ripararsi, è stato costretto a spingersi all’interno di un portone condominiale.

In definitiva, il giovane se l’è cavata con una contusione alla spalla, mentre il malfattore, oltre ad avere nel sangue un tasso alcolemico superiore alla norma consentita e a risultare positivo all’assunzione di droghe, ha riportato escoriazioni al capo.

Le operazioni dei militari si sono concluse con l’arresto dell’uomo e l’Autorità Giudiziaria ne ha disposto la traduzione presso la propria abitazione, in regime di arresti domiciliari e in attesa direttissima.