POTENZA, AUTO RUBATE E FALSI CERTIFICATI DI PROPRIETÀ! TRA BASILICATA E CAMPANIA…

Si è conclusa una complessa ed articolata indagine scaturita, nel 2016, dall’individuazione di un giovane potentino nullatenente (nel frattempo deceduto) intestatario di diverse decine di autovetture.

La sua posizione è sembrata da subito collegata alla possibile funzione di prestanome.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza, hanno visto impegnato il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Potenza, concentrato sugli aspetti patrimoniali della vicenda e il Compartimento della Polizia Stradale “Campania e Basilicata” – Sezione di Potenza che ha individuato un canale di riciclaggio di autovetture rubate e di dubbia provenienza.

Gli approfondimenti sui passaggi di proprietà dei veicoli coinvolti e sulle polizze, nonché sui moduli di constatazione amichevole (CID, da cui il nome dell’operazione) hanno fatto emergere il coinvolgimento di una persona campana, titolare di un’agenzia di pratiche auto a Castello di Cisterna (NA), a sua volta affiancato da soggetti disponibili a sottoscrivere certificati di proprietà falsificati.

Gli investigatori hanno notato che gli incidenti si erano verificati (stando a quanto dichiarato dalle parti) senza mai registrare feriti e che, tra i vantaggi conseguiti dall’organizzazione, vi era quello di stipulare polizze assicurative alle
tariffe molto più vantaggiose previste per i residenti nella provincia di Potenza rispetto a quelle campane.

E’ così stata ricostruita una situazione durata per circa tre anni che ha consentito all’organizzazione di lucrare sui risarcimenti da parte delle compagnie assicurative per un valore complessivo pari a circa 80.000 euro.

Nonostante le accortezze, i criminali hanno commesso alcuni errori, quali quello di documentare alcuni sinistri indicando un conducente in realtà già deceduto, un passaggio di proprietà da parte di un soggetto in quel momento ricoverato presso strutture sanitarie e un contratto di matrimonio falsificato (uno dei finti coniugi era già deceduto) utilizzato per fruire di una classe di rischio più favorevole.

Altra attività del gruppo è stata quella dell’immatricolazione di veicoli apparentemente provenienti dall’estero ma, di fatto, di origine illecita, in quanto ne è stata rilevata l’alterazione dei numeri di telaio nonché dei relativi documenti di circolazione.

L’intervento delle forze dell’ordine, oltre ad aver interrotto l’azione fraudolenta che perdurava da diversi anni, ha permesso di rintracciare e sequestrare cinque autovetture restituite alle vittime dei furti.

Complessivamente, all’esito delle indagini, sono stati denunciati a piede libero 68 soggetti.

Dieci persone, tra cui tre titolari di autorivendite e il titolare di un’agenzia automobilistica sono state segnalate per associazione a delinquere finalizzata alle truffe assicurative e al riciclaggio di autoveicoli rubati.

I sinistri ritenuti mai avvenuti sono stati 40 mentre gli esercizi di rivendita di autoveicoli coinvolti sono stati in tutto 4, di cui 3 a Potenza e 1 in provincia di Napoli.

10 le compagnie assicurative truffate e 104 i veicoli radiati in quanto oggetto di fittizia intestazione.