POTENZA: COMUNE E ACTA REALIZZANO UN VIDEO SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA MA NON SONO MANCATE LE CRITICHE

In queste ore sta circolando in rete il video realizzato dal Comune di Potenza e dall’Acta, pensato per sensibilizzare maggiormente i cittadini sul tema della raccolta differenziata.

Protagonisti del cortometraggio il simpaticissimo Trio “La Ricotta”.

Slogan del video è:

“Perchè una casa non finisce dove si chiude la propria porta”.

Chiara l’allusione ai “furbetti del cassonetto” che scaricano i propri rifiuti senza rispettare luoghi e bidoni.

Nonostante il corto finisca con una “beffa” (che sicuramente avrà strappato una risata a molti) anche questa volta non sono mancate le polemiche e le critiche dei cittadini.

Alcuni hanno apprezzato l’idea e ci hanno riso su, altri hanno sottolineato il lavoro fatto male dei dipendenti Acta affermando che “lasciano per strada alcuni rifiuti caduti durante la raccolta”, altri ancora hanno puntato il dito sull’eccessiva cifra spesa per realizzare il video, in tempo di crisi.

Tra questi, il Capogruppo di “Lista Civica per la città” Antonio Vigilante, il quale è intervenuta sulla questione dichiarando:

“Il comune di Potenza ha ben pensato di finanziare la realizzazione di un “cortometraggio” per la sensibilizzazione alla raccolta differenziata, spendendo una cifra che si aggira intorno ai 2000 euro.

La domanda che nasce spontanea, al di là della bontà del video, è: era necessaria questa spesa?

A nostro parere, non lo era affatto.

In un regime di dissesto, al quale ci hanno portato le amministrazioni precedenti ed a cui stanno ponendo rimedio i sacrifici dei cittadini, riteniamo assolutamente inopportuno, oltre che inutile, sprecare soldi pubblici.

Non spetta al comune “distrarre” i cittadini con una risata. I tempi che corrono necessitano di serietà e voglia di affrontare i problemi con metodo e correttezza, anche perché, a farci ridere, c’è già la condotta di questa amministrazione, protagonista di iniziative “arrangiate” e di pessimo gusto come ad esempio gli addobbi natalizi.

Ma ci sorge spontanea un’altra domanda: perchè “incaricare” quando si poteva “coinvolgere”? Ci spieghiamo meglio: se l’obbiettivo era sensibilizzare, non sarebbe stato meglio mettere in palio questa cifra come premio per una gara di cortometraggi sulla raccolta differenziata?

Magari la cifra sarebbe stata vinta da un gruppo di ragazzi, che avrebbero potuto investire la somma in attrezzature per avviare un’attività.

Invece no.

L’amministrazione De Luca, proiettata alla sola conservazione della poltrona e alla ripetizione di antichi metodi democristiani, ha pensato bene di incaricare un “amico”, seppur bravo, giustificandosi preventivamente con l’alibi dell'”alto valore sociale” di una campagna di sensibilizzazione al decoro urbano, e immaginando che, al di là dello schermo, vi sia un branco di fessi.

Ma non è così.

La gente capisce benissimo la funzione dell’ennesimo regalino ad “amici e amici degli amici”, e capisce altrettanto bene che questo gioco al massacro, di alimentare clientele “ad ogni buona occasione”, non può più andare avanti.

La sensibilizzazione si attua rendendo i cittadini protagonisti, non facendoli spettatori di un video promozionale affidato senza trasparenza; si attua chiedendo ai cittadini condivisione dei problemi e delle necessità della comunità, non assoldando professionisti della risata per distrarli dal problema.

Siamo davvero dispiaciuti di un comportamento (l’ennesimo) così irrispettoso dell’intelligenza dei nostri concittadini, e speriamo davvero che l’amministrazione la voglia smettere di abusare della pazienza degli elettori.

Chiediamo agli autori di fare un regalo di natale alla città e rendersi conto che, a Potenza, oramai da anni il Comune non ha più il denaro per sovvenire ai bisogni dei più deboli, i più elementari.

Gli chiediamo di dare un segnale di solidarietà, e di donare i 2000€ ad una struttura di volontariato, un piccolo contributo per consentire, a chi non può, di fare un bel Natale.

A volte basta poco per allontanare dal dibattito politico l’odio dell’antipolitica”.

Voi avete visto il video? Cosa ne pensate?