POTENZA, I DISOCCUPATI “INVISIBILI” DENUNCIANO IL MANCATO PAGAMENTO DEI TIROCINI FORMATIVI!

“I tirocini formativi fatti dagli ex lavoratori in mobilità e dai Copes non vengono pagati” questa è la denuncia che arriva dal “presidio del lavoratori invisibili”.

Per gli invisibili si tratta di una vera e propria “guerra tra poveri”, in una nota hanno sottolineato:

“Dovete sapere che in questi tirocini, tanto sospirati c’è chi è stato pagato e c’è chi deve essere pagato.

Alcuni tirocinanti che hanno già finito i tre mesi di tirocinio alla fine di gennaio, ancora devono prendere due mensilità. È inaccettabile e inammissibile anche perché noi sappiamo che quando la Regione chiede dei tirocini o dei corsi formativi all’Unione Europea tramite il Fondo Sociale Europeo (Fse), se vengono approvati, i soldi sono disponibili subito già all’inizio dei corsi stessi”.

Il presidio dei lavoratori invisibili inoltre, denuncia anche i ritardi nell’applicazione delle misure di inclusione sociale.

“Nell’ultimo accordo fatto tra Regione e organizzazioni sindacali, il 15 settembre 2016, si conveniva che i tirocini partivano il primo di ottobre e che a gennaio 2017 partiva il Reddito Minimo di Inserimento.

Con i ritardi avuti per la partenza dei tirocini, il Reddito minimo di inserimento è stato per l’ennesima volta spostato al 1 Maggio.

È stata chiesta una proroga per i tirocini già dal mese di Gennaio, bene richiesta accolta, tutte le carte pronte per la proroga, ma la proroga non parte.

Abbiamo a che fare con gente bugiarda e incapace.

Il prossimo 3 Marzo entreremo nel 30esimo mese di presidio davanti alla Regione ed in questi 30 mesi ne abbiamo sentite di tutti i colori.

Se non è cosa vostra affrontare i problemi del quotidiano, abbiate almeno la consapevolezza di mettere un po di pace nella vostra testa e rassegnare le dimissioni”.

Ci auguriamo che presto questo gruppo (così come chi si trova nella loro stessa situazione) possa trovare una soluzione ai problemi che quotidianamente affrontano per cercare di andare avanti, assicurando così una stabilità a loro stessi e alle loro famiglie.