POTENZA: GIOVANI PAZIENTI DIABETICI SCONTENTI DELLE ULTIME DECISIONI PRESE DALL’ASP

Riceviamo e pubblichiamo la replica della Associazione “Giovani Pazienti Diabetici” onlus alla Direzione Strategica ASP in merito alla sospensione degli acquisti dei materiali di consumo dell’holter glicemico:

“Nei giorni scorsi sono stati pubblicati diversi articoli sulla mancanza di materiali per i pazienti diabetici.

In particolare ci sembra doveroso rispondere, in qualità di pazienti interessati ai fatti denunciati, alla nota stampa pubblicata dalla Direzione Strategica dell’ASP, dal momento che le affermazioni fatte ci sembrano, a dir poco, approssimative e discutibili.

Gli Standard Italiani per la Cura del Diabete 2016 (SID–AMD), oltre a numerosi studi scientifici internazionali, chiariscono inequivocabilmente importanti aspetti della gestione della patologia diabetica, di cui riportiamo testualmente alcuni concetti cardine:

  • a) L’autocontrollo glicemico domiciliare è assolutamente indispensabile per i pazienti con diabete tipo 1 e con diabete tipo 2 insulino-trattati. In questi soggetti l’autocontrollo glicemico va considerato parte integrante della terapia;
  • b) L’uso e la periodicità dell’autocontrollo glicemico devono essere stabiliti sulla base della terapia del Diabete;
  • c) La frequenza dell’autocontrollo deve essere adattata agli eventi intercorrenti e intensificata in presenza di situazioni cliniche quali patologie intercorrenti, ipoglicemie inavvertite, ipoglicemie notturne, variazioni della terapia ipoglicemizzante.

Nel diabete mellito insulino-trattato, la maggior parte degli studi clinici ha evidenziato il ruolo centrale dell’autocontrollo nel raggiungimento di un buon compenso glicemico.

E’ pratica clinica per noi pazienti effettuare il controllo della glicemia prima di ogni iniezione di insulina, in modo tale da aggiustarne il dosaggio, sia in base al valore della glicemia sia al contenuto di carboidrati del pasto successivo.

Le raccomandazioni internazionali consigliano che nei pazienti in terapia intensiva multiiniettiva e/o con microinfusore il controllo delle glicemie dovrebbe essere eseguito sistematicamente prima dei pasti e degli spuntini, dopo i pasti principali, prima di andare a letto, prima di un esercizio fisico, sempre nel sospetto di ipoglicemia, dopo la correzione delle ipoglicemie, prima di guidare.

Inoltre l’autocontrollo ci permette di adeguare la dose di insulina in rapporto all’attività fisica e di ridurre il rischio di ipoglicemia. Ed è per questo che l’autocontrollo deve essere considerato un COMPONENTE ESSENZIALE DELLA TERAPIA.

Ci meraviglia e ci sconcerta quindi che la prescrizione dei sistemi di monitoraggio della glicemia capillare e dei complementi dell’autocontrollo (tipo di glucometro e strisce reattive), così come del monitoraggio in continuo  della  glicemia,  debba  essere  effettuata  del  medico  diabetologo  con  PIANO  TERAPEUTICO REGIONALE  (DGR  452/16),  considerando  che  la  Direzione  Strategica  dell’ASP  non  considera  questi strumenti TERAPIA.

Purtroppo però, per noi giovani pazienti diabetici insulino-dipendenti, il numero di strisce capillari per la misurazione della glicemia con glucometro è regolamentato dalla stessa DGR 452/16 in numero di 4/die e non permette assolutamente una gestione della quotidiana necessità di controllo e ci sembra pertanto paradossale considerare questo sistema alternativo al monitoraggio continuo della glicemia.

Quest’ultimo è un sistema che effettua circa 300 glicemie al giorno, con misurazioni effettuate ogni 5 minuti, visualizzabili anche sul proprio cellulare. Inoltre è dotato di allarmi sonori su valori soglia sia alti che bassi, quindi in grado di avvisare il paziente ben prima di raggiungere valori pericolosi per la salute.

Infine va specificato che l’holter glicemico prescrittoci è l’unico, tra tutti i sistemi presenti in commercio, che ci permette di prendere decisioni di trattamento senza la necessità di effettuare misure aggiuntive mediante prelievo capillare (chiarissima anche la descrizione del dr Morea, Responsabile della U.O. di Diabetologia dell’Ospedale di Matera).

Con il monitoraggio in continuo è quindi possibile ridurre le ipoglicemie e le iperglicemie facilitando il loro precoce riconoscimento attraverso gli allarmi e, di conseguenza, l’intervento correttivo della terapia.

Ci piacerebbe molto, a questo punto, che la stessa Direzione Strategica ASP ci chiarisse quali sono gli altri dispositivi presenti  sul mercato con identici aspetti funzionali e di risultato e che effettuano prestazioni totalmente sovrapponibili al dispositivo richiesto.

Apprezziamo l’attività di programmazione degli  acquisti da parte dell’Asp per il 2018, ma siamo francamente sconcertati e ci chiediamo il perché dell’assenza degli stessi materiali, a partire da settembre 2017, per noi pazienti che già abbiamo lo strumento, ma non possiamo utilizzarlo!!!

E’ importante sottolineare che l’IPOGLICEMIA rappresenta una condizione pericolosa per la vita del paziente e che i sintomi si presentano non tanto a una soglia precisa quanto a glicemie variabili in relazione all’eventuale scompenso glicemico e alla frequenza di pregressi episodi di ipoglicemia.

L’ipoglicemia rappresenta il principale fattore limitante nella terapia del diabete insulino-trattato e non vi è dubbio che l’ipo glicemia possa essere fatale, soprattutto durante le ore notturne.

Ad oggi, nei mesi in cui l’Asp non sta fornendo i materiali di consumo per il sistema di monitoraggio della glicemia, sono già due, a quanto ci risulta, i pazienti diabetici in trattamento con microinfusore di insulina, che hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’Ospedale S. Carlo, in condizioni di stato di coscienza alterato per ipoglicemia grave, con conseguente ospedalizzazione (a proposito di contenimento della spesa e spesa sanitaria regionale).

Sono queste le situazioni che ci rendono “pazienti deboli”.

Diversamente, essendo persone ben educate ed addestrate dal team diabetologico dell’Azienda Ospedaliera S. Carlo di Potenza, alla terapia insulinica con microinfusore e alla sua gestione grazie al monitoraggio glicemico in continuo, senza questo blocco degli acquisti dei materiali da parte dell’Asp negli ultimi tre mesi, nessuno di noi è o sarà mai debole!!!

L’ultima, ma non meno importante, considerazione che riteniamo importante presentare è che a noi pazienti diabetici sembra evidente che il vero allarme nei nostri confronti, “utenza debole”, non sia la denuncia della mancanza dei materiali richiesti, ma la mancanza stessa!!!”.