POTENZA: “LA COERENZA IN POLITICA NON SI COMPRA AL MERCATO”, A DIRLO…

I dirigenti di +Europa/Centro Democratico, presenti il capolista al Senato Massimo Molinari ed il Capogruppo al Comune, Pietro Campagna, hanno avviato una serie di incontri con i rappresentanti dei quartieri e delle associazioni cittadine in cui mettono in luce le forti lacune nell’Amministrazione del Comune di Potenza e sottolineano la precaria situazione politica che sta riguardando una maggioranza ormai disgregata.

Questa la nota dei dirigenti:

“La coerenza in politica non si compra al mercato, ma la si pratica costantemente, soprattutto in questo tempo di antipolitica e di qualunquismo esasperato.

Che al Comune di Potenza si stesse vivendo un momento confuso e disarmante, soprattutto sul piano delle mancate risposte ai bisogni dei cittadini, lo sapevano da tempo, ma che dopo la confusa gestione amministrativa, i ritardi nel completare le opere pubbliche, i disastri nei settori dei trasporti e della viabilità, la improvvisazione nella organizzazione della pur seria raccolta differenziata, si facesse finta di nulla anche sul disimpegno ufficiale del maggior partito della coalizione, si rasenta il senso del ridicolo.

C’è un evidente segno di disagio nelle azioni politiche cittadine, che il Sindaco mette in atto ignorando di non avere più una vera maggioranza ancor che i numeri, di consiglieri che preoccupati della loro rielezione non agiscono di conseguenza.

Coerenza vorrebbe che al voto sul bilancio riequilibrato ci arrivasse dimissionario, e con lui gli assessori sfiduciati di fatto dal proprio segretario regionale e contestualmente quelli trasmigrati nei LeU, che questa mattina, sui giornali, di fatto ricevono la sfiducia anche dal loro capogruppo già ex segretario cittadino ed ex Capogruppo del Pd ad inizio legislatura.

Siamo al fondo di una preoccupante crisi di identità della nostra città e della nostra comunità e in fondo al tunnel non si vede la luce di una rinascita o di un riscatto, di cui tutti rischiano di esserne complici.

Bene ha fatto il segretario regionale del Pd, a fare un passo forte in avanti.

Gli diamo atto.

Ma non possiamo richiamare alle azioni conseguenti quelli che si nascondono dietro le sue parole e quelle di chi viene individuato come il salvatore anche dei disastri del bilancio comunale.

Hanno già dimenticato che anche una sentenza della Corte dei Conti ha smantellato il castello di fandonie usate per spiegare il senso di una scelta politica che rasenta il ridicolo”.