IN PROVINCIA DI POTENZA UN SORRISO A TAVOLA PER QUESTI ANZIANI SOLI

Una giornata all’insegna della solidarietà e del sociale quella che ha contraddistinto l’ultima Domenica di Carnevale a Ruoti (PZ).

L’associazione Auser Volontariato di Ruoti ha voluto trasformare il tradizionale pranzo di Carnevale in un pranzo solidale trascorrendo la Domenica insieme agli ospiti della casa di riposo “Il sorriso” di Ruoti al cui tavolo conviviale hanno partecipato anche la sindaca Anna Maria Scalise e la sua famiglia.

Insieme ai gestori e ai dipendenti della struttura si è voluta rispettare la tradizione anche nella realizzazione del menù: fusilli conditi con sugo agli involtini di cotica, patate al forno con salsiccia grassa, insalata e vari tipi di dolci preparati dai soci e dai dipendenti della casa di riposo.

Questa giornata è stata l’inizio di una futura collaborazione: si sono già presi accordi per organizzare laboratori manipolativo e incontri periodici con gli ospiti della casa con la finalità di favorire relazioni con la comunità del paese.

La direzione della struttura, nella persona di Giuseppe Teta, si è mostrata molto aperta e collaborativa alle proposte avanzate dalla sindaca e dagli stessi soci dell’Auser.

Giuseppina Creddo, presidente dell’Auser di Ruoti, ha dichiarato:

“L’Auser è un’associazione che ha come finalità l’invecchiamento attivo e favorire lo scambio intergenerazionale, per questo noi nei laboratori cercheremo di coinvolgere i bambini, dove gli anziani insegneranno loro alcune cose e i bambini regaleranno loro l’allegria e la gioi.

Oggi per noi è stata una giornata e un Carnevale speciale all’insegna della tenerezza e dei sorrisi… speriamo di essere riusciti a donare loro un momento di serena convivialità.

Questo è stato il nostro intento nel proporre e organizzare questo pranzo”.

Anna Maria Scalise, sindaca di Ruoti ha sottolineato:

“Un carnevale all’insegna della solidarietà, un pranzo tipico della tradizione ruotese, una giornata semplice.

Insieme alla mia famiglia ho voluto trascorrere con gli anziani presenti nella casa di cura questa giornata.

Ritengo infatti che saremo tutti donne e uomini più responsabili, vero esempio per i giovani, se sapremo porre gesti di solidarietà e di accoglienza, ripartendo dalle fasce più vulnerabili; gli anziani sono i depositari delle antiche tradizioni e di profondi valori, donne e uomini ormai con i volti segnati dalle rughe, ma volti umani e non virtuali.

In un mondo di maschere, dovremmo provare a ritrovare e raggiungere ogni cuore umano e ridonare speranza a chiunque è oppresso e sofferente.

Solo così ed insieme possiamo contribuire a rendere una società più giusta e solidale”.