SCALE MOBILI A POTENZA, LA REPLICA DI BELLETTIERI: “C’È UN LIMITE A TUTTO”

“C’è un limite a tutto, ma evidentemente per il consigliere Nicola Lovallo del Pd non è così”, ad affermarlo è l’assessore alla Mobilità del Comune di Potenza Gerardo Bellettieri che prosegue:

“Quando non si prova più neppure un po’ di sana vergogna, quando il grottesco viene regolarmente superato, quando si offende sistematicamente l’intelligenza altrui, ecco che è possibile dire di tutto, provando a scaricare sugli altri decenni di malamministrazione che hanno costretto i potentini e noi amministratori di oggi a fare i conti con un disastro che le macerie postbelliche paiono nulla a confronto.

Arrivare a citare numeri a caso, parlando di ‘passaggi’ negli impianti di scale mobili, sì, quei ‘passaggi’ che evidentemente venivano computati grazie a tecnologie che non conosciamo essendo, all’epoca della ‘Potenza felix’ ricordata dal consigliere, allora assessore Lovallo, in uso l’utilizzo gratuito delle strutture meccanizzate, non essendo presenti i tornelli e avendo raccolto successi nell’ambito del trasporto pubblico dei quali non sembra che nessuno, e dico nessuno, abbia memoria.

E il grottesco dei fantomatici “16.000 passaggi” diventa farsa quando si ascrive l’abbandono del centro storico al mancato utilizzo delle scale mobili. Ricordo, e con me suppongo lo facciano molti potentini, che quando i parcheggi erano di fatto gratuiti, quando l’utilizzo dei mezzi pubblici era gratuito, quando si creava un buco nelle casse comunali di decine di milioni, non mi pare il centro storico godesse di una situazione migliore dell’attuale, anzi.

Ma il grottesco e la farsa diventano imbarazzo quando, invece di un dignitoso silenzio in merito al disastro realizzato, con alcuni che continuano a parlare incredibilmente di dissesto ‘ideologico’, malgrado indagini, udienze e presunti danni erariali, anche in tema di spesa sostenuta per i trasporti, e una gara per la gestione del servizio che non si è riuscita a bandire per un decennio, si arriva a farneticare di costi dei quali si sarebbe fatta carico ingiustamente l’Amministrazione attuale.

Il tutto dopo che quella nella quale Lovallo rivestiva i panni di assessore e che aveva nel suo partito d’appartenenza chi deteneva la maggioranza in Consiglio comunale, corrispondeva quanto richiesto dall’allora gestore del servizio, con un contratto che prevedeva il famigerato ‘piè di lista’, aspetto che faceva lievitare i costi senza porvi freno alcuno.

Evitando di ricordare al consigliere Lovallo e a chi con lui studia una strategia comunicativa davvero da kamikaze che, un esempio per tutti, alcuni ascensori presenti nell’impianto di scale mobili di Santa Lucia non sono mai entrati in funzione, dal momento della loro realizzazione, quella salutata in pompa magna, con tanto di percorso trionfale inaugurale, mi preme precisare che, facendo risparmiare circa 9 milioni all’anno di danaro pubblico ai potentini, siamo riusciti a organizzare un servizio che, pur tra mille difficoltà, prova a rispondere alle esigenze di un territorio articolato come quello della nostra città.

Certamente si potrà sempre far meglio, ma peggio della catastrofe che ci era stata lasciata in eredità sarà francamente difficile”.