Secondo un’indagine svolta dai Carabinieri Forestali della Basilicata, 52 depuratori comunali di acqua di fogna sono stati sequestrati poichè hanno funzionato senza autorizzazioni ambientali o perchè attivi con permessi scaduti da anni.
La Procura di Potenza ha così provveduto oggi a sequestrare 52 dei 125 impianti installati sul territorio regionale.
Sono 8 gli indagati fra dirigenti e funzionari di Acquedotto Lucano.
L’ARPAB avrebbe già in passato segnalato sforamenti di alcuni valori limite di sostanze pericolose ma a quanto pare nessuno ha mai messo in regola questi depuratori.
Ad accorgersi dell’accaduto i Carabinieri Forestali che già da un anno hanno avviato un’indagine dettagliata.
Gli impianti per i prossimi tre mesi continueranno comunque a funzionare regolarmente e Acquedotto Lucano dovrà (in questo lasso di tempo) ottenere i permessi ambientali richiesti.