TITO IN LACRIME PER LA TRAGICA MORTE DEL GIOVANE SLAN: “SI FACEVA VOLER BENE”

Ieri pomeriggio il 27enne del Gana, Slan Patty è stato trovato cadavere nell’appartamento in cui alloggiava a Tito Scalo (PZ).

I medici hanno accertato le cause della morte dovuta all’intossicazione da monossido di carbonio.

Slan in stanza aveva una stufa a legna accesa, purtroppo quando l’ossigeno è venuto a mancare è sopraggiunta la morte per asfissia.

Il ganese si era perfettamente integrato a Tito, aveva regolare permesso di soggiorno e regolare permesso di lavoro.

Lavorava per un’impresa edile locale e il suo datore di lavoro lo ospitava proprio nel suo appartamento a Tito Scalo.

Sono stati proprio i parenti del datore di lavoro, che abitano vicino alla casa in cui Slan alloggiava, a dare l’allarme.

Una vera e propria fatalità: l’azienda per la quale Slan lavorava stava eseguendo dei lavori in un cantiere del Nord Italia, adesso erano a Tito per le vacanze di Natale ma fra pochi giorni sarebbero dovuti risalire.

Il sindaco di Tito Grazano Schiavone ha dichiarato:

“Davvero una storia triste, siamo molto dispiaciuti.

Slan è stato un esempio di integrazione perfettamente riuscito, infatti oltre ad avere tutti i permessi in regola aveva un bel carattere e si faceva voler bene da tutti.

Era felice di aver trovato qui a Tito un futuro migliore.

Slan, che lascia una moglie e tre figli (attualmente sono in Gana), non ha fatto in tempo ad esaudire il suo più grande desiderio: ora che si era sistemato con una casa e un lavoro voleva ricongiungersi con la sua famiglia.

Slan ogni mese inviava lo stipendio ai suoi cari ed è per questo che, confidando nella sensibilità dei cittadini, ci impegneremo a promuovere azioni di sostegno nei loro confronti”.

Questa mattina l’ambasciata ha contattato i familiari di Slan per decidere se la salma dovrà rimpatriata oppure no.

Intanto la salma resterà nell’obitorio del cimitero di Tito ancora per un mese poi si saprà se sarà trasferita in Gana oppure sepolta nel cimitero cittadino.