POTENZA: 2 FRATELLI COINVOLTI NEL BLITZ DELLA FINANZA SULLE SCOMMESSE ONLINE ILLEGALI!

TRUFFA ALLO STATO: OLTRE 1 MILIONE DI EURO SEQUESTRATO A 2 IMPRENDITORI POTENTINI!

 

Su delega della Procura della Repubblica, Dda di Salerno, il Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza ha eseguito giovedì mattina 18 ordinanze di custodia cautelare (8 in carcere e 10 agli arresti domiciliari), disposte dal gip del Tribunale di Salerno, nei confronti di persone ritenute coinvolte in una rete – con sede operativa nell’agro nocerino sarnese – dedita alla gestione e all’amministrazione dei giochi on-line con piattaforme illegali di siti web esteri.

Le piattaforme sarebbero state attivate abusivamente in Italia in assenza della prescritta autorizzazione dell’amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato.

Le operazioni hanno interessato anche soggetti residenti a Potenza, si tratta dei fratelli Tancredi, individuati grazie alla collaborazione dei Nuclei di polizia tributaria della Guardia di finanza di Potenza.

Il presunto principale promotore, Contaldo Antonio, con i fratelli, figli e familiari, avrebbe gestito diverse piattaforme e canali “on-line” per la raccolta delle scommesse clandestine e del poker su internet, creandone anche di proprie.

L’uomo, secondo gli inquirenti, si sarebbe servito di collaborazioni con altre organizzazioni operanti sul territorio nazionale quali quelle riconducibili ai fratelli Tancredi di Potenza e con soggetti ritenuti contigui a cosche della ‘Ndrangheta calabrese, anche costoro raggiunti dai provvedimenti emessi dall’a.g. di Salerno.

In totale gli indagati sono 64, dei quali 57 sono accusati di associazione per delinquere finalizzata all’esercizio abusivo di attività di organizzazione e raccolta a distanza del gioco on line mentre altri rispondono di diversi reati scopo: oltre all’abusiva attività di organizzazione di gioco online sono contestate ipotesi di estorsione, riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori, frode informatica, accesso abusivo a sistema informatico, falsità, violenza privata, abusivo esercizio di una professione sanitaria, favoreggiamento personale e rivelazione di segreto d’ufficio.