Potenza: l’artista L’Ghacham e giovani migranti rendono più bello questo borgo con un’opera murale meravigliosa! Complimenti ragazzi

Siamo ormai giunti alla metà di UBUNTU, la prima iniziativa in Italia di arte pubblica in tour, organizzata da MAAP – Atelier d’Arte Pubblica insieme all’artista spagnolo Mohamed L’Ghacham (Tangeri, 1993), con il sostegno de il Sicomoro e la collaborazione delle comunità migranti e dei comuni di San Chirico Raparo, Castelsaraceno e Matera.

Il team curatoriale e artistico di MAAP, tutto al femminile e composto dalle curatrici Stefania Dubla e Valeria Palleschi e dall’artista M. Clotilde Palasciano, sta coordinando i lavori di pittura murale e le attività laboratoriali che vedono protagoniste:

  • le comunità migranti dei minori non accompagnati di San Chirico Raparo;
  • le famiglie di Castelsaraceno;
  • gli adulti richiedenti asilo di Matera.

Michele Plati, presidente de Il Sicomoro, racconta:

“Abbiamo chiesto ai migranti di partecipare alle fasi di ideazione e realizzazione delle opere, perché crediamo in un modello di comunità inclusiva radicato nella pratica della vita quotidiana”.

Contemporaneamente ai lavori di pittura, MAAP sta attuando la sua ricerca curatoriale ‘Un caffè in stazione’ attraverso l’allestimento di angoli domestici nello spazio pubblico.

Racconta M. Clotilde Palasciano:

“Vogliamo dedicarci all’ascolto dei bisogni di tutta la collettività e ricostruire una circolarità nella condivisione del vissuto individuale e collettivo di ciascuno di noi”.

L’atelier di San Chirico Raparo ha visto la realizzazione di un’opera straordinaria da parte di L’Ghacham, intitolata ‘Una casa piena di ricordi’: è il tema dell’accoglienza, che viene raccontato attraverso l’attesa del sedersi a tavola insieme e di un tempo sereno da condividere con tutti.

Una serie di piccoli elementi all’interno dell’opera rimanda alla storia di ciascun abitante di San Chirico, dai locali agli stranieri, mentre tutta la scena si inserisce in armonia con gli elementi del contesto circostante.

La curatrice Stefania Dubla spiega:

“L’artista ha voluto creare un gioco di rimandi interno-esterno che permette di sentirsi a proprio agio nello spazio della città così come avviene nell’intimità di una casa.

Quest’opera traduce l’obiettivo che MAAP ha scelto di portare avanti attraverso l’arte pubblica”.

Il Sindaco, Claudio Borneo, dichiara:

“Il nostro borgo ha accolto con entusiasmo questa meravigliosa opera, che impreziosisce con delicatezza e intimità il nostro tessuto urbano e sociale”.

Dopo San Chirico Raparo, si sta svolgendo in questi giorni la seconda tappa dell’itinerario, che vede protagonista il borgo di Castelsaraceno; qui le attività andranno avanti fino al 29 Agosto.

Il tour si concluderà infine a Matera nella settimana successiva.

Di seguito alcune foto.