Potenza: “potenziare le province con mezzi e risorse adeguate”, a dirlo…

“La riforma delle Province, come è noto, si è rivelata una scelta completamente sbagliata  sul piano politico e disastrosa sul piano economico.

Una riforma «calata dall’alto», senza capo né coda, che ha profondamente indebolito i territori, soprattutto quelli più disagiati”.

E’ quanto si legge in un comunicato stampa della Uil Fpl che aggiunge:

“Un provvedimento che ha scaricato la maggior parte dei costi sulle Regioni che non copre adeguatamente i costi delle deleghe che sono rimaste in capo alle attuali province.

Un problema che si trascina da tempo che è diventato un’ennesima lite tra le forze politiche.

Questo purtroppo succede quando le proposte programmatiche non fanno i conti con la realtà del Paese.

Quella delle Province è l’emblema dei disservizi e dell’indebolimento di quella rete capillare di servizi che ha tenuto insieme le comunità.

Ma quello che fa più specie è il «vuoto» normativo ed amministrativo che pesa sui bilanci e sugli organici, malgrado il Referendum del 2016 abbia riportato in vita l’art. 114 della Costituzione e quindi le Province rimangono a tutti gli effetti organi costituzionali.

Una situazione drammatica che si scarica integralmente sui cittadini.

Le Province hanno competenze in materia di ambiente e protezione civile e gestiscono 132 mila chilometri di strada, di cui quasi 2700 in Basilicata e si occupano degli edifici scolastici (90 solo in Basilicata), infrastrutture abbandonate a se stesse che fanno notizia solo in caso di tragedie o di incidenti.

Il problema non è con quale sistema si eleggono i rappresentanti, se elezione diretta o di secondo livello, ma come queste vengono messe in condizione di operare e di assicurare questi importanti servizi ai cittadini. Perciò la Uil Fpl condivide l’allarme lanciato dall’UPI e quello del Presidente Guarino.

E’ necessario che il Governo e le Regioni si confrontino con le Parti Sociali e con le OO.SS., uscendo dalla realtà virtuale dello scontro politico ed ideologico, e misurandosi con una riforma vera delle Province che metta al centro i bisogni dei cittadini”.