DAL SAN CARLO DI POTENZA A ROMA IN AMBULANZA, TRASPORTO STRAORDINARIO PER SALVARE UN NEONATO!

DAL SAN CARLO DI POTENZA A ROMA IN AMBULANZA, TRASPORTO STRAORDINARIO PER SALVARE UN NEONATO!

 

È stato trasportato ieri nel pomeriggio a Roma in un’ambulanza del Bambino Gesù appositamente munita di impianto Ecmo (che consente l’ossigenazione extracorporea a membrana) un neonato potentino nato domenica mattina e affetto da “sindrome da inalazione di meconio”.

Il piccolo C. è nato con un peso di 3,1 kg ed ha subito presentato i sintomi della patologia e le manovre rianimatorie utilizzate per risolvere la grave insufficienza respiratoria si sono rivelate inadeguate per risolvere la situazione.

A quel punto il primario di Neonatologia Camilla Gizzi ha deciso di ricorrere alla nuova tecnica di respirazione extracorporea grazie al supporto dell’Ospedale pediatrico di Roma che dispone di una struttura dedicata.

Per procedere nel modo più rapido possibile mentre da Roma partiva l’autoambulanza con l’impianto Ecmo, i medici specializzati del Bambino Gesù sono stati trasportati a Bari con un volo militare e da qui prelevati da un’automobile del San Carlo che è stata scortata dalla Polizia.

Quando l’autoambulanza è arrivata a Potenza il neonato era stato già incannulato e sottoposto a un primo trattamento Ecmo (l’Ecmo Mobile Unit è un’ambulanza predisposta per poter sottoporre il paziente alla tecnica di ossigenazione extra corporea a membrana direttamente a bordo).

Questo è il secondo trasporto extra-regionale da Potenza a Roma .

Il direttore generale Rocco Maglietta ha evidenziato che “grazie a una collaborazione consolidata con una struttura di eccellenza nazionale, all’impegno profuso dal nostro personale, alla disponibilità della rete logistica nazionale per l’emergenza, che ha visto coinvolte in prima persona Aeronautica militare e Polizia di Stato, è stato possibile rispondere in tempi rapidissimi a una emergenza neonatale. Ringrazio tutte le persone che hanno reso possibile affrontare nel modo migliore un caso così complesso e complicato”.