Droga tra Potenza e Cerignola: minacce, aggressioni ed estorsioni

A seguito di indagini dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia e condotte dal personale della Polizia di Stato, oggi è stata data esecuzione ad un’ordinanza applicativa di 3 misure cautelari personali, disposte dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Potenza, nei confronti di:

  • D. A. G. 49 anni;
  • R. F. R. 52 anni;
  • C. O. A. 57 anni

sottoposti alla custodia cautelare in carcere, poiché responsabili a vario titolo di estorsione aggravata dal metodo mafioso.

L’ordinanza cautelare rappresenta l’epilogo di una complessa attività d’indagine condotta dalla Sezione Narcotici della Squadra Mobile di Potenza, anche con l’utilizzo di servizi tecnici d’intercettazione, a seguito delle dichiarazioni rese da un corriere della droga di origini potentine, dalle quali è emerso il suo coinvolgimento nel traffico di sostanze stupefacenti da Cerignola a Potenza.

L’attività investigativa ha chiarito che al corriere è stato proposto, da trafficante operante a Potenza, di occuparsi del trasporto della sostanza stupefacente da Cerignola a Potenza, in cambio di un corrispettivo di mille euro per ogni viaggio.

Il corriere incontrava quindi a Cerignola il fornitore foggiano, il quale gli aveva chiesto se era disponibile alla intestazione (in suo favore) di un’autovettura con la quale avrebbe dovuto eseguire il trasporto dello stupefacente.

Una volta curate le pratiche per il trasferimento di proprietà, è iniziata così l’attività di trasporto.

Lo stupefacente veniva inserito, di volta in volta, all’interno del vano che ospita l’airbag (opportunamente modificato).

Dopo i primi viaggi tuttavia, il fornitore pugliese ha chiesto al corriere di avviare una piazza di spaccio a Potenza, e rimborsarlo di quanto dovuto.

Il giovane pusher, che non intendeva essere ulteriormente coinvolto in attività illecite, ha da allora iniziato a subire pressioni, nutrendo serie preoccupazioni per sé e per i propri familiari: in una un’occasione, addirittura due uomini con accento pugliese, si erano recati presso il suo rione di residenza a Potenza chiedendo informazioni sul suo conto.

Le successive investigazioni hanno evidenziato il ruolo di alcuni soggetti potentini, quali D. A. G., R. F. R. e C. O. A., responsabili del delitto di estorsione in danno dello stesso corriere, finalizzata al recupero del denaro relativo al debito contratto nei confronti del fornitore cerignolano.

I predetti da settembre 2017 a febbraio 2018 costringevano la vittima, anche sotto la minaccia di atti ritorsivi in danno della incolumità personale sua e dei suoi familiari, a consegnare in tempi diversi 1200 euro in contanti e due assegni dell’importo singolo di 500 euro quale parte del debito contratto per l’acquisto di sostanza stupefacente.

Nel dettaglio la vittima, nel mese cli Settembre 2017, ha subito una prima aggressione da parte di D. A. G. e R. F. R., i quali, il successivo Dicembre, hanno organizzato un’ulteriore spedizione punitiva nei suoi confronti, all’interno del comitato di quartiere Rione Lucania, con la complicità di C. O. A.

L’indagine, al di là della gravità dei fatti emersi, appare di particolare rilievo in quanto dimostra e conferma l’esistenza di forti sinergie fra i gruppi criminali lucani e quelli operanti nel territorio foggiano.