ISPEZIONE DENTRO E FUORI IL CENTRO OLIO ENI DI VIGGIANO. ECCO COM’E’ ANDATA

Si è svolto nella giornata di ieri 26 Maggio 2017, il sopralluogo presso il Cova voluto dalla Regione Basilicata.

L’spezione promossa nell’ambito del procedimento di Messa in Sicurezza d’Emergenza (MISE), ha visto per la prima volta la partecipazione dei tecnici Ispra che affiancano l’Arpab nella complessa attività di controllo, posta in essere da ENI a seguito dell’evento di infiltrazione nel sottosuolo di idrocarburi presso il Centro Oli.

Presenti al sopralluogo inoltre la Provincia di Potenza, i Comuni di Grumento Nova e Viggiano, il Consorzio ASI Potenza e ARPAB, oltre allo staff ENI.

Dopo un briefing iniziale di presentazione ed informazione da parte di Eni sulle procedure di sicurezza (alle quali attenersi durante la visita interna all’impianto), si è svolto il sopralluogo, prima internamente al Cova e poi nelle aree esterne.

Sono state visitate le zone giudicate più importanti per il contrasto alla propagazione della contaminazione e per la sua riduzione.

Successivamente nel pomeriggio si è svolto un incontro tecnico che si è protratto fino a sera.

Durante l’incontro, ENI ha fornito un quadro riassuntivo delle azioni di MISE che sono state poste in essere ed un primo rapporto sui loro effetti.

L’incontro ha avuto anche lo scopo di proporre un “documento tipo”, redatto da Ispra, Arpab e Regione, che dovrà essere recepito ed applicato da Eni e sarà utilizzato per la presentazione periodica dei risultati delle attività di MISE.

Data la gran mole di dati che scaturiscono dalle attività di monitoraggio, infatti, la loro caotica continua trasmissione non permette un sistematico e rapido controllo.

La condivisione di un “protocollo di presentazione” delle attività, viceversa, renderà sistematica e chiara la valutazione dell’ efficacia delle azioni poste in campo per l’immediato contrasto alla contaminazione.

Infine, si è anche discusso della fattibilità tecnica ed amministrativa dell’attivazione dell’impianto mobile di trattamento delle acque emunte, che permetterà una forte riduzione del ricorso alle autobotti.