POTENZA, CHIUSURA COVA: “L’INQUINAMENTO STAVA RAGGIUNGENDO ANCHE IL FIUME AGRI!” QUESTE LE…

IL PRESIDENTE PITTELLA INDAGATO NELL'AMBITO DELL'INCHIESTA PER IL DISSESTO FINANZIARIO DI POTENZA

Poco fa a Potenza (presso la sede della Regione Basilicata – Sala Verrastro) si è svolta una conferenza stampa convocata dal governatore lucano, Marcello Pittella per spiegare le motivazioni che hanno portato la giunta regionale (che si era riunita Sabato sera in via straordinaria) a sospendere tutte le attività del Centro Olio Eni di Viggiano.

All’incontro con i giornalisti, erano presenti anche il vicepresidente della giunta regionale, Flavia Fanconi, gli assessori all’Ambiente, Francesco Pietrantuono e alle Politiche agricole, Luca Braia, i dirigenti generali di Arpab, Edmondo Iannicelli e della Presidenza della giunta, Vito Marsico, il presidente del Consiglio regionale, Francesco Mollica, i consiglieri regionali Cifarelli, Giuzio, Spada, Castelgrande, Pace, i sindaci Imperatrice di Grumento Nova e Cicala di Viggiano.

Pittella ha dichiarato:

“Dopo una serie di prescrizioni del Dipartimento Ambiente e dall’Arpab e dopo le diffide regionali, siamo arrivati all’incontro in Prefettura alla vigilia di Pasqua: in quella sede, la giunta da me guidata ha deciso di deliberare la sospensione delle attività del Cova, di fronte alle inadempienza e ai ritardi di Eni.

Abbiamo provveduto a ricontestualizzare le stesse prescrizioni iniziali, dal momento che si è verificata una propagazione della contaminazione.

Questo ci ha messi nella condizione di dover assolutamente scongiurare che l’inquinamento arrivasse all’Agri e da lì anche oltre.

 Siamo intervenuti, tra l’altro, anche perché Eni non ha provveduto, come da prescrizione, a svuotare il serbatoio ancora pieno.

La nostra valutazione, dunque, ha fatto sì che il principio di precauzione e la preoccupazione per l’ambiente e per la salute passassero attraverso un atto molto forte come la sospensione.

A chi ci chiede come mai queste azioni siano state messe in campo in questo momento, rispondiamo che oggi si sono verificate le circostanze per cui un presidente e la sua giunta sono stati chiamati a decidere.

Dato che non siamo distratti e che abbiamo scelto la linea del rigore, seguiremo responsabilmente il solco tracciato dalle nostre azioni e andremo avanti”.

Il presidente ha ricordato poi l’impegno messo in campo nelle ultime settimane dagli uffici della Presidenza e del Dipartimento Ambiente e dall’Arpab, di concerto con i sindaci interessati e con la Provincia di Potenza evidenziando:

“E’ stato  un lavoro meticoloso, complesso e articolato, che ha visto la convergenza dei vari attori in campo.

La sospensione sarà di un tempo di 90 giorni, come previsto dalla legge e i controlli, la verifica ed i monitoraggi, già effettuati con straordinario impegno, rafforzato dalla collaborazione con il Ministero all’Ambiente e con Ispra continueranno da parte della Regione e dell’Arpab, affinché tutto ciò che è stato intimato ad Eni venga realizzato nei tempi dovuti.

Abbiamo preso questa decisione per evitare eventuali contaminazioni che potessero interessare tanto l’Agri che il Pertusillo: una scelta legata ad una esigenza che è quella della sicurezza del territorio e della salute dei cittadini.

 Rispetto a questa necessità non abbiamo esitato un istante, e seguendo la cronologia degli avvenimenti abbiamo mantenuto a tappe forzate gli impegni che chi governa con responsabilità deve recuperare alla propria azione.

Nelle prossime ore sul sito dell’Arpab pubblicheremo tutti i dati utili ed i risultati delle nostre attività ed azioni di verifica: i cittadini hanno infatti il diritto di conoscere tutto quello che metteremo in campo per la loro tutela.

La nostra continuerà ad essere una linea di estremo rigore”.