Potenza, negozi chiusi i zona rossa: “indispensabile un piano straordinario per i commercianti”. Le richieste

E’ indispensabile un piano straordinario di azioni, misure, sostegni per i commercianti lucani in zona rossa.

Lo richiede Confcommercio Potenza:

“Il comparto abbigliamento, calzature e accessori – secondo un’indagine di Federazione Moda Italia-Confcommercio, condotta tra i titolari dei negozi – solo nei primi due mesi dell’anno avrebbe subito una contrazione del -41,1% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente: l’88,9% dei negozi, rivela il sondaggio, ha dichiarato di avere registrato un calo delle vendite rispetto al gennaio del 2020, il 7,7% non ha riscontrato variazioni, mentre solo il 3,4% ha parlato di incrementi.

Così, nel mese di gennaio il 45% delle imprese ha dichiarato un calo tra il -50% e in troppi casi sino al -90% delle vendite rispetto al gennaio del 2020“.

Antonio Sorrentino, a nome della Federazione Moda Italia-Confcommercio Potenza, evidenzia le forti difficoltà della categoria spiegando che:

“non si registra alcun segnale di miglioramento per le vendite dei negozi del settore moda e in quello calzature nel mese di gennaio di quest’anno su gennaio 2020.

Tra i settori più penalizzati ci sono il dettaglio e l’ingrosso moda che, tra l’altro, non è stato indennizzato.

Poi anche gli abiti e le scarpe da cerimonia non si sono più venduti perché non si può partecipare a eventi, feste e banchetti.

E le prospettive per la moda non sembrano essere incoraggianti, almeno nel breve periodo.

Quello concluso è stato un anno difficile per il settore moda, con un crollo del fatturato del 40% rispetto al 2019.

Se le vendite sono state possibili spesso è grazie all’e-commerce, tendenza costante anche del prossimo futuro.

I best seller nel breve periodo saranno quelli legati al comfort e alla maglieria; solo nel medio periodo ci aspettiamo un rimbalzo di abbigliamenti e accessori per cerimonie”.

Sottolinea Confcommercio:

“I commercianti sono allarmati: la chiusura all’avvio dei saldi li ha penalizzati sino al 30% delle vendite dei saldi invernali 2020, le giacenze in magazzino della stagione autunno-inverno sono aumentate del 50%, aumentano i titoli bancari per pagare l’abbigliamento primavera-estate in arrivo.

Quanto agli aiuti i commercianti potentini ricordano che l’unico ‘ristoro’ ricevuto è una mensilità per la chiusura avvenuta dal 12 marzo al 18 maggio dello scorso anno con appena il 20% del fatturato di un mese.

L’indebitamento è forte al punto che nelle banche è scattato il ‘semaforo rosso’ per prestiti agli esercenti.

Se non ci saranno indennizzi veri da parte del Governo sulla base dei corrispettivi di incassi 2019 – dicono i titolari dei negozi di moda – scatteranno pignoramenti e ingiunzioni di pagamento che sono la premessa del fallimento”.