Potenza: studenti non si sono presentati in aula per protesta! Ecco che cosa è successo

Anche per molti ragazzi di Potenza e provincia da oggi sono ricominciate le lezioni in presenza.

La decisione, su cui si è espresso ieri con apposito provvedimento il Presidente Bardi, non ha trovato l’accordo di tutti.

Ecco quanto scrivono alcuni studenti alla Redazione:

“Siamo un nutrito gruppo di studenti di alcune Scuole secondarie di secondo grado di Potenza.

Una parte delle classi, il cui rientro era previsto in presenza, nella giornata odierna non si sono presentate in aula e hanno comunicato ai docenti di essere tutti pronti per seguire le lezioni in DAD.

Seppur nella consapevolezza che il rientro a scuola è dettato da un nuovo Dpcm, riteniamo che il rientro in presenza nell’attuale contingenza, con le varianti più contagiose e aggressive, anche nei confronti dei bambini e ragazzi, rappresenti un grande rischio per tutti gli studenti, per gli stessi docenti, vaccinati con la sola prima dose, e di conseguenza per tutte le famiglie coinvolte, quando ormai si è vicini a immunizzare almeno i soggetti più fragili, che da un anno stiamo provando a tutelare, rinunciando (non senza sacrifici) alla nostra vita di adolescenti.

Visti anche i risultati fallimentari degli scorsi tentativi di ritorno alla didattica in presenza, seguiti da subitanee nuove chiusure, e i mezzi di trasporto per i pendolari insufficienti e sovraffollati, quest’oggi abbiamo deciso di non presentarci in presenza, ma di collegarci sulla piattaforma teams, avvisando ovviamente i professori della nostra disponibilità a fare lezione da remoto.

I docenti, tuttavia, non hanno potuto autonomamente decidere di farci fare lezione in questa modalità senza autorizzazioni e siamo risultati assenti.

La nostra intenzione, però, non è mai stata quella di indire uno sciopero o di fare un’assenza, tuttavia quella di continuare a fare scuola, ma in sicurezza.

Per tali ragioni richiediamo uno screening per il rientro, come hanno fatto in alcuni paesi della provincia, trovando, tra l’altro positivi, e uno screening periodico e adeguato per tutti gli studenti, finché non potremo essere anche noi vaccinati.

Auspichiamo che vengano colte le nostre ragioni e preoccupazioni e che la nostra richiesta venga ascoltata, compresa e accolta, permettendoci, finalmente, di fare lezione regolarmente”.