Sciopero dei lavoratori nel potentino: “condizione precaria che si riflette sulla sicurezza degli operai”

Le organizzazioni sindacali di settore hanno incontrato i responsabili di Enel Green Power S.p.A. – O&M Hydro Italia Area Sud.

Denunciano Francesco Iannielli, Rocco Padula e Giuseppe Martino, rispettivamente segretari generali della Filctem-CGIL Potenza, Flaei-CISL Basilicata e Uiltec-UIL Basilicata:

“L’incontro, sollecitato e atteso da mesi, avrebbe dovuto sanare definitivamente le gravi criticità dell’Unitá Esercizio impianti della centrale idroelettrica di Castrocucco, nel potentino, causate principalmente dall’ormai esiguo numero di lavoratori comandati a presidiare le importanti attività di esercizio della U.E.

Purtroppo il confronto con ENEL G.P. non ha prodotto gli esiti attesi e non ha affatto allontanato le nostre allarmate preoccupazioni, anzi, le ha semplicemente aggravate.

In diverse sedi e occasioni abbiamo denunciato la precarissima condizione in cui sono costretti ad operare i lavoratori di Castrocucco, condizione che si rifletterà gravemente sulla sicurezza delle stesse persone addette e degli impianti presidiati.

Abbiamo chiesto all’azienda di agire subito ma, fino a questo momento, nulla di nulla.

Eppure, ci eravamo fatti carico di proporre ad ENEL G.P. una adeguata soluzione tampone: anticipare, presso il sito della centrale di  Castrocucco, le nuove immissioni di personale operativo, anche attingendo dall’apposito e distinto canale dei selezionati per le assunzioni, previste dal protocollo Miseper la centrale Mercure ex ENEL.

Ma a nulla è valso il nostro esercizio improbo di responsabilità.

Addirittura ENEL G.P., con fare rocambolesco, contraddice se stessa e rimangia quanto convenuto al tavolo di un confronto lungo e difficile intrattenuto con le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali in questi mesi.

La risposta di ENEL G.P. è stata debole. L’annunciato imminente rinforzo di personale non riuscirebbe neanche a garantire la copertura dei rispettivi normali turni di reperibilità definiti dal CCNL e, ancor più grave, non assicurerebbe in totale sicurezza, l’attività degli stessi addetti e la tenuta minimale degli impianti.

Abbiamo espresso con fermezza il nostro disappunto per questo, ennesimo, rinvio sine die delle gravi questioni da noi sollevate.

Tergiversare ancora al cospetto di una situazione drammatica e insostenibile, è colpa assai grave. L’incontro si è chiuso con generici impegni  da verificare nei prossimi giorni.

Il tempo stringe e in mancanza di risposte adeguate da parte di ENEL G.P., proclameremo lo stato di agitazione  e lo sciopero dei lavoratori interessati”.