IL PRESIDENTE PITTELLA RASSICURA GLI OPERATORI DEL CENTRO ENI DI VIGGIANO: “LE ESTRAZIONI RIPRENDERANNO A BREVE”

Dopo l’incontro avvenuto lo scorso 15 Giugno, nel tardo pomeriggio di ieri è seguita una seconda riunione presso il centro sociale di Villa d’Agri, dove il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella e i sindaci della Val d’Agri hanno incontrato operatori economici, maestranze, parti sociali e datoriali impegnati nell’indotto dell’area estrattiva di Viggiano per fare il punto della situazione.

Per calmare le preoccupazioni degli operatori Pittella ha dichiarato:

“Ci impegniamo per il territorio al fine di un utilizzo virtuoso di questa risorsa fossile. Quella presentata da Eni è una modifica migliorativa non sostanziale dell’Aia, per cui l’ufficio si appresta a fare gli atti in questo senso.

Di per sé questo atto non determina l’apertura del centro, ma l’Eni necessita di ulteriori autorizzazioni. L’ultima parola è data dal pronunciamento dell’Unmig. I tempi di questo iter sono molto brevi.

La ripresa delle estrazioni dovrebbe avvenire per il prossimo Settembre, ma anche ad Agosto può essere possibile.

In ballo c’è l’economia della valle nonché i riflessi sull’economia regionale e di riflesso su tanti comuni. Ci siamo posti il tema su cosa fare sul versante del monitoraggio ambientale. Dobbiamo recuperare credibilità nel rapporto con i cittadini”.

Il governatore lucano ha anche spiegato che tra le prime iniziative messe in campo c’è la richiesta rivolta al ministro Galletti affinché sigli un accordo di controllo ambientale con Ispra; peraltro l’Arpa Lucana ha anche siglato di recente un’intesa con Asso Arpa.

Pittella ha continuato dicendo:

“Abbiamo pensato di accendere un mutuo di dieci milioni di euro per l’acquisto di attrezzature per Arpab e per potenziare la macchina dei controlli ambientali con progetti ed utilizzo di professionalità impegniamo 24 milioni di euro.

La ripresa della produzione riapre il tema del rapporto con l’utilizzo virtuoso di risorsa del sottosuolo che ha una sua sostenibilità oltre la quale non si può andare; soprattutto riapre il tema delle ricadute occupazionali e di miglioramento della qualità della vita che è sì mantenimento degli attuali livelli occupazionali, ma anche di un rilancio più complessivo della consapevolezza, della conoscenza, dei saperi, pilastri necessari per vincere le nuove sfide che animano la nostra attività programmatica, da affrontare senza luoghi comuni e senza spot strumentali.

Continueremo l’attività di socializzazione di criticità e scelte necessarie per il bene della nostra regione, non prescindendo mai dalla collaborazione istituzionale con i sindaci, con le parti sociali e con le parti datoriali, rafforzando il dialogo con le associazioni ambientaliste e recuperando un prossimo appuntamento con il tavolo della trasparenza”.