BLOCCO DEGLI IMPIANTI AL CENTRO OLI DI VIGGIANO: 354 OPERAI SONO IN CASSA INTEGRAZIONE

 

A seguito del blocco degli impianti presso il Centro Oli di Viggiano (Potenza), l’Eni ha annunciato ai sindacati l’avvio delle procedure per collocare in cassa integrazione ordinaria gli operai che ci lavorano.

I sindacati di Cgil, Cisl, Uil, Filtcem, Femca e Uiltec temono per il futuro dei circa 354 operai lucani addetti all’impianto.

L’Eni avvierà nell’immediato un piano di riallocazione dei dipendenti di Viggiano nell’ambito delle proprie attività ed attiverà le procedure per la richiesta delle misure di supporto al reddito dei lavoratori.

La compagnia ricorrerà alla Corte di Cassazione contro la conferma, da parte del Tribunale del riesame di Potenza, dei sequestri delle due vasche nel centro oli e del pozzo di reiniezione di Montemurro (Potenza).

L’Eni chiederà che venga fatto un incidente probatorio tecnico in contraddittorio con la Procura, inoltre ha precisato:

“L’istanza farà leva proprio sulle chiare evidenze scientifiche elaborate da un collegio di periti indipendenti che conferma il rispetto da parte dell’impianto delle best practice internazionali, adottate per impianti analoghi in tutto il mondo, e della normativa italiana”.

A rischio altri 1500 posti di lavoro per gli operai pugliesi, fermi anche loro dallo scorso 31 Marzo data in cui è stata bloccata l’attività del Centro Oli di Viggiano (Potenza) nell’ambito dell’inchiesta sul petrolio in Basilicata .