Bonus casa: incassare subito l’agevolazione o cederla a un altro soggetto? Ecco tutte le valutazioni

Il Bonus Casa prevede due possibilità: usare direttamente la detrazione oppure cederla a un altro soggetto.

Da un punto di vista economico chi decide di usare la detrazione ne sfrutterà tutto il valore nominale, anche se in un arco di tempo più lungo.

Chi decide di cederla, invece, monetizza subito, ma è chiaro che ci perde qualcosa.

Ecco le valutazioni degli esperti de Ilsole24ore:

“Per il superbonus, che si recupera in cinque anni, spesso la cessione sarà una soluzione obbligata, per chi non ha un’Irpef abbastanza capiente. Per i bonus “minori”, l’esito può essere diverso.

Se, ad esempio, tra giugno e luglio si sono spesi 44.000 euro per ristrutturare un appartamento, si ha diritto a 22.000 di detrazione (50%), da dividere in dieci rate da 2.200 euro l’una a partire dal modello Redditi o 730 del 2021.

Con un’inflazione all’1% annuo, alla fine del 2030 i 22.000 euro via via recuperati dal contribuente diventano 20.825 in termini reali; con un’inflazione al 2% (oggi assai improbabile) scenderebbero a 19.719 euro.

Cedendo ora il credito d’imposta a una banca, alle Poste o a un’assicurazione, si possono ottenere, indicativamente, 17.600 euro (l’80% del valore nominale).

L’opinione degli operatori che stanno attivando le piattaforme online, per gestire tutto l’iter, è che il mercato potrebbe assestarsi su un prezzo d’acquisto un po’ più elevato. Ma i princìpi del confronto non cambiano.

Tra gli altri oneri da mettere in conto, si deve tener presente che, in caso di cessione del credito, tutti gli intermediari finanziari chiedono l’apertura di un conto corrente.

In molte circostanze, inoltre, l’operazione sarà anche l’occasione per proporre al cliente l’acquisto di altri prodotti finanziari o polizze assicurative (contro le calamità naturali, sulla vita del proprietario, eccetera).

Va poi considerata l’aspettiva su ciò che potrebbe accadere nei dieci anni successivi, e cosa consentono di fare le regole attuali:

    •  se la casa viene venduta, la detrazione passa all’acquirente, ma le parti possono concordare che resti all’ex proprietario;
    • se il beneficiario muore, la detrazione si trasferisce agli eredi solo se mantengono la “detenzione materiale e diretta” del bene (non per case locate, quindi);
    • se il beneficiario passa al regime forfettario o diventa incapiente (perché subentrano altre detrazioni e/o perché il reddito si abbassa o si azzera), la norma consente di cedere il credito d’imposta – per le spese sostenute nel 2020 e 2021 – anche in annualità successive”.