Coronavirus Italia, indice di contagio nazionale: ecco i dati del monitoraggio

Scende a 1,1 l’indice Rt.

È quanto emerge dal monitoraggio dell’epidemia relativo al periodo 9-15 agosto.

L’indice di trasmissibilità frena rispetto all’1,27 della scorsa settimana.

Cresce il numero dei ricoveri in ospedale, ma nessuna Regione (la Sicilia ci è andata vicinissima) supera le soglie per il passaggio dalla zona bianca a quella gialla.

Nel periodo 28 luglio – 10 agosto 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,1 (range 1,00– 1,27), in diminuzione rispetto alla settimana precedente ma al di sopra della soglia epidemica.

Si osserva una diminuzione anche dell’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt=1.08 (1.03-1.13) al 10/8/2021 vs Rt=1.2 (1.14- 1.25) al 3/8/2021) che si mantiene tuttavia al di sopra della soglia epidemica.

18 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio moderato, secondo il DM del 30 Aprile 2020.

Le restanti 3 Regioni risultano classificate a rischio basso.

Nessuna Regione/PA supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica.

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in aumento al 4,9% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute), con il numero di persone ricoverate in aumento da 322 (10/08/2021) a 423 (17/08/2021).

Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta al 6,2%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in aumento da 2.880 (10/08/2021) a 3.472 (17/08/2021).

Dodici Regioni/PPAA riportano allerte di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza.

Stabile il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (15.021 vs 15.026 la settimana precedente).

La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti aumenta leggermente (33% vs 32% la scorsa settimana).

In diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (46% vs 47%). Infine, il 21% è stato diagnosticato attraverso attività di screening.

Iss e Ministero commentano:

“La circolazione della variante delta è ormai largamente prevalente in Italia.

Questa variante è dominante nell’Unione Europea ed è associata ad un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in altri paesi con alta copertura vaccinale.

Una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità.

È opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale”.