Maratea: la storica dimora del Presidente Nitti sarà visitabile virtualmente! I dettagli

Anche Maratea (PZ), con la splendida Villa Nitti, protagonista della prima edizione del Festival Internazionale delle espressioni culturali del mondo “The World in Florence”, ideato dal Movimento Life Beyond Tourism – Travel to Dialogue per dare la possibilità al pubblico di visitare virtualmente il mondo attraverso gli occhi dei locals.

L’evento si terrà a Firenze sotto l’Alto Patronato del Parlamento Europeo dal 25 al 28 novembre, nella Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi (ingresso da via Cavour).

Una manifestazione che chiamerà a raccolta oltre 45 territori del mondo (in rappresentanza di Azerbaijan, Camerun, Cina, Georgia, Giappone, India, Italia, Kosovo, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Russia, Slovacchia), impegnati in un esercizio di narrazione dei territori in cui sono coinvolti studenti (sia universitari che di istituti di istruzione superiore), pubbliche amministrazioni, enti di promozione del territorio, musei e fondazioni (per gli orari si rimanda al sito www.lifebeyondtourism.org).

Tra i tanti territori del mondo che “si presenteranno” al pubblico c’è anche Maratea (PZ) con un focus su Villa Nitti, a cura della Fondazione Francesco Saverio Nitti.

La storica dimora del Presidente del Consiglio sarà visitabile virtualmente, grazie a una mostra fotografica interattiva.

Sarà così possibile scoprire ‘a distanza’ la villa di Acquafredda di Maratea, a Punta San Pietro, che si affaccia sull’unico tratto di costa del Mar Tirreno della Basilicata.

Il luogo fu scelto da Nitti come rifugio dalla sua frenetica vita pubblica e qui scelse di vivere con la sua famiglia nel 1921, prima del suo esilio in Francia.

Oggi è sede delle attività formative della Fondazione Francesco Saverio Nitti.

Ma ci sarà spazio anche per la Pinacoteca Angelo Brando a Palazzo De Lieto, la Grotta delle Meraviglie di Marina di Maratea e molte altre tipicità del territorio, anche gastronomiche, come il peperone crusco specialità tipica lucana.

The World in Florence è un festival internazionale e interculturale che vuole consentire a tutti i partecipanti di viaggiare nel mondo grazie ai racconti e alle immagini che i residenti dei vari luoghi del mondo propongono.

Tre le sezioni previste.

La prima è la mostra interattiva, con i pannelli dotati di tecnologia NFC che consente l’interazione con i visitatori alla scoperta di curiosità e approfondimenti dei luoghi della mostra nel mondo.

In programma anche quattro Keynote lecture dedicate alle prospettive post-covid:

  • modello di sviluppo socio-economico;
  • conservazione delle identità culturali;
  • uso sostenibile delle risorse;
  • turismo relazionale.

Infine, la realizzazione di un catalogo internazionale online, che raccoglierà la presentazione dei lavori di Storytelling culturale e i pannelli della mostra.

Si tratta della prima di cinque edizioni che puntano a favorire l’interpretazione e la comunicazione delle espressioni culturali dei luoghi e a promuovere la consapevolezza culturale delle comunità locali.

E soprattutto valorizzare l’attrattività internazionale dei territori trasformando il turismo in ospitalità per l’inclusione, la solidarietà e il dialogo interculturale.

Grazie all’iniziativa, Firenze diventerà capofila di un progetto di marketing territoriale sui viaggi.

Carlotta Del Bianco spiega:

“La città di Firenze, con la sua storia e la sua eredità umanistica, diventa così luogo ideale dove le giovani generazioni di studenti interessati a viaggio e patrimonio, amministrazioni locali e ONG possono condividere e offrire una visione autentica e interiorizzata del proprio luogo di nascita, fatta di poster fotografici, video e informazioni extra di realtà aumentata fruibili grazie alla tecnologia NFC.

Tutto questo si traduce in un contributo concreto per la ripresa economica dei territori che potranno così presentarsi in modo non canonico e divenire quindi meta di viaggiatori consapevoli, in grado di apprezzare i prodotti a km0 che i vari luoghi propongono e i pezzi unici dell’artigianato artistico, che visitano i piccoli musei e possono diventare stimolo per altri viaggiatori. Superando così il concetto del turista “mordi e fuggi” e divenendo sempre più residenti temporanei con un conseguente auspicato aumento di soggiorno medio”.