Pazienti disorientati all’ospedale di Potenza: “Un ecografo appare e scompare”! Ecco cosa sta succedendo

Evidenzia il capogruppo del Pd, Roberto Cifarelli:

“Lo stato di abbandono in cui versa la sanità lucana è oramai sotto gli occhi di tutti.

L’ultimo episodio riguarda il maggior Ospedale della Basilicata, il San Carlo di Potenza.

E, precisamente, l’unità operativa di Urologia dove le visite e gli esami strumentali procedono a singhiozzo e con grave ritardo a causa della mancanza di un ecografo funzionante.

Vicenda che assume i toni da commedia all’italiana allorquando l’ecografo appare e scompare a seconda degli interlocutori e, alla fine, si scopre che l’ecografo c’è ma non collaudato e, quindi, al momento non disponibile.

Con buona pace dei cittadini/utenti che nel ricevere informazioni contraddittorie e incomplete sia dal centro unico di prenotazione che dal reparto si ritrovano smarriti tra uffici amministrativi e ambulatori.

Per questo ho ritenuto utile presentare una interrogazione al Presidente della Regione e all’assessore alla Sanità al fine di conoscere lo ‘stato dell’arte’ dei servizi offerti dall’unità operativa di Urologia dell’Ospedale San Carlo di Potenza e per sapere a quale step procedimentale si è giunti circa l’acquisto e l’utilizzo dell’ecografo nel reparto in questione.

Chiedo di sapere, inoltre, quali iniziative si intendono intraprendere così da verificare come mai, in questa incresciosa vicenda, la circolazione delle informazioni non è congruente tra Azienda Ospedaliera e cup, con il conseguente disorientamento dei cittadini/pazienti e personale medico.

E, infine, quali modalità organizzative si intendono intraprendere al fine di snellire i tanti ritardi e rinvii accumulati nel reparto coinvolto in termini di visite ed esami strumentali da effettuare, con l’auspicio di un progressivo ritorno alla normalità.

Domande chiare ed inequivocabili che esigono risposte altrettanto chiare per il rispetto che si deve agli operatori sanitari coinvolti che, egregiamente, continuano a svolgere il loro mestiere nonostante le negligenze altrui e, soprattutto, a tutti i cittadini lucani che chiedono servizi di cura e salute efficienti e di qualità”.