Potenza: “C’è chi scrive che devo stare attento, che ho le ore contate”. Queste le minacce al consigliere comunale…

Attacchi e minacce al consigliere comunale del movimento civico La Basilicata possibile, Francesco Giuzio.

Ecco quanto lo stesso spiega sul suo profilo Facebook:

“Oggi voglio presentarvi delle persone.

Queste appartengono a una categoria che non so bene definire.

Sono infatti persone che spessissimo parlano di me sui social, eppure io non li conosco: in molti casi non so neanche che faccia abbiano.

Tuttavia, ci tengono a manifestare le loro idee su di me.

Non sulle mie idee.

No!

Nessuno di loro si è mai voluto confrontare nel merito dei miei interventi in qualità di consigliere comunale.

Mai una riga scritta contestando una idea, una visione politica o altro.

Loro preferiscono lasciarsi andare a commenti di diverso tipo.

C’è una donna, mamma e moglie che pensa io sia di una “ciutarria” inenarrabile e che prima o poi le prendo.

C’è chi scrive a persone che mi conoscono dicendogli che devo stare attento, perché ho i giorni e le ore contate, perché qualcuno sta vendendo a prendermi.

Lui non ha paura di andare a Betlemme (immagino non si riferisca a un pellegrinaggio mistico in terra santa, ma al carcere di Potenza).

C’è chi tira in ballo Lombroso, il padre di una delle teorie più razziste e infondate che la storia abbia conosciuto, probabilmente asserendo che io abbia ‘la classica faccia da scemo’, per dirla in parole povere.

C’è chi pensa che non mi convenga camminare liberamente per strada, perché c’è chi si vuole togliere lo sfizio di farmi cadere tutti i denti.

C’è chi riesce a collegare la mia attività politica a una vita sessuale, a suo dire, non soddisfacente.

C’è una giovane donna che mi darebbe una zappa per capire cosa è il lavoro.

Immagino dunque che lei sia una coltivatrice diretta.

C’è chi mi dà la medaglia d’oro delle persone che non capiscono un tubo: Insegnami la vita Maestro!

Poi c’è chi fa pochi giri di parole mi dà del: presuntuoso, irritante, coglione nato.

Ok, ma ho anche dei difetti.

Poi c’è chi parte in quarta con le offese, addirittura scrivendomi in privato, salvo poi ritrattare, chiedere scusa e invitarmi a bere un caffè. (A 61 anni)

E infine ci sono i più subdoli, quelli dotati di una intelligenza appena appena superiore alle persone di cui sopra, che quindi riescono a capire che non è molto saggio esprimersi in un certo modo e preferiscono aizzare chi ha una intelligenza inferiore alla loro.

I cosiddetti “ntrevolatonze”, cioè gli agitatori di acqua sporca, di pozzanghere e melma.

Loro lanciano il sasso e nascondono la mano, dicono: ‘armiamoci e partite’.

E la loro codardia neanche merita la foto.

In Italia abbiamo un problema di Odio.

Chi non la pensa come noi va odiato, minacciato, insultato e denigrato.

Non ci si confronta sulle idee.

Si parte tutti insieme a darsi forza nel dare addosso al ‘nemico’.

Io però sento di far parte di chi non è così.

Non mi reputo migliore di costoro, ma solo più fortunato nell’aver avuto la possibilità di ricevere una educazione diversa.

E per questo ho il dovere di dare il buon esempio.

Per cui, niente insulti.

‘Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo’ (Gandhi).

#odiareticosta Odiare ti costa”.