“Partiamo con un dato di fatto per la quasi totalità dei cittadini di Potenza, e non solo: i ciclisti sono un problema e causano fastidio”.
Queste le parole di un cittadino che denuncia quanto sia difficile la vita in città per un ciclista e che con rammarico aggiunge:
“È la città dello Sport che proclama la realizzazione di fantomatiche piste ciclabili da completare in poco meno di 4 mesi, ma ad oggi non è stato fatto ancora nulla.
Gli automobilisti ci sorpassano ad alta velocità e si divertono a sfiorarci con le loro auto, mentre noi, poveri cicloamatori, cerchiamo di pedalare.
Non parliamo poi delle rotonde e degli incroci, dove nessuno si ferma e, anzi, accelerano non appena vedono un ciclista.
E poi il manto stradale pieno di buche!
E quando finalmente raggiungiamo l’unica parte della pista dell’oasi del Pantano che è praticabile…
E no, anche lì diamo fastidio. Nonostante ci siano cartelli che indicano ‘Lato destro per le biciclette, lato sinistro per i pedoni’, ci urlano di andare sulla strada perché lì si corre o si passeggia.
Ogni volta che esco ho paura di non tornare più a casa.
Serve più che altro educazione e rispetto per il prossimo, non solo leggi.
Basta un po’ di buon senso e capire che la strada NON È AD USO ESCLUSIVO DEGLI AUTOVEICOLI.
È fondamentale promuovere la sicurezza stradale per tutti, automobilisti e ciclisti compresi.
Gli automobilisti devono rispettare la distanza di sorpasso e tenere presente che siamo vulnerabili e meno protetti di un veicolo a motore.
D’altra parte, i ciclisti devono rispettare le norme del codice stradale, come segnalare le loro intenzioni con i segnali appropriati, indossare un casco e mantenere una guida sicura ed efficiente.
Inoltre, è importante sensibilizzare la comunità sulla presenza dei ciclisti sulle strade.
Le amministrazioni locali dovrebbero investire nella creazione di piste ciclabili sicure e ben segnalate, per incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto sostenibile.
Inoltre, dovrebbero essere organizzate campagne di sensibilizzazione per educare gli automobilisti sulla condivisione della strada con i ciclisti e promuovere il rispetto reciproco.
Riflettete sul fatto che su quella bicicletta non ci sia solo un qualunque estraneo, ma potrebbe esserci un amico, un figlio, un nipote o una persona cara.
Impariamo quindi a rispettare chi si trova in una situazione diversa.
So che spesso potremmo suscitare invidia: noi cicloamatori che siamo liberi all’aria aperta, sotto il sole, senza fretta, senza inquinare e soprattutto senza traffico e file snervanti, mentre voi siete in auto, stressati dalla vita quotidiana.
Quindi, invece di scaricare la maggior parte delle vostre frustrazioni su di noi cicloamatori, provate a fare una cosa: tornate a casa, prendete la vostra bicicletta, forse ancora la stessa di quando eravate piccoli e scorrazzavate per il quartiere, e fate una bella pedalata per la città.
Vi renderete conto di quanto sia bello.
Buona pedalata a tutti”.a
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