Coronavirus Basilicata: “allarme rosso nel settore del commercio per la Pasqua”

“La scelta di alcuni grandi gruppi commerciali di tenere aperti i punti vendita di supermercati e generi alimentari durante il periodo pasquale nonostante la zona rossa rischia di mettere a repentaglio la vita degli addetti di uno dei settori in cui si sono registrati più casi di contagio da coronavirus con esito mortale”.

A lanciare l’allarme è Emanuela Sardone della Fisascat Cisl Basilicata che sollecita un intervento del presidente della Regione Basilicata Vito Bardi sulla scia delle ordinanze già emesse da altri governatori:

“Non aver previsto tra le misure restrittive pasquali anche la chiusura, quanto meno nei giorni di Pasqua e Pasquetta, dei supermercati è una scelta che non trova alcune giustificazione alla luce dell’attuale situazione epidemiologica e del dato drammatico sui morti per Covid-19 registrati nel settore del commercio.

Infatti, secondo l’Inail quasi 1 caso su 10 di contagi con esito mortale denunciati all’Inail proviene dal settore commerciale.

Se l’unica cosa che si potrà fare a Pasqua è andare a fare la spesa, la gente andrà a fare al spesa, col rischio di ritrovarci con i supermercati presi d’assalto“.

Per la sindacalista della Fisascat:

“la scelta è ancora più paradossale alla luce del mancato inserimento dei lavoratori del commercio tra le categorie da vaccinare prioritariamente in ragione della perdurante condizione di rischio in cui operano.

Non a caso la stessa Inail inserisce gli addetti alle vendite, alle casse, al banco e al front-office tra le categorie più a rischio dopo il personale sanitario e i soggetti fragili.

Il nostro auspicio è che il governo corregga rapidamente la rotta con il programma annunciato per le vaccinazioni nei luoghi di lavoro”.