Coronavirus, crisi del turismo: “Lo Stato sembra essersi dimenticato di oltre 10000 agenzie di viaggi”. Ecco la lettera a Conte e Franceschini

42 agenti di viaggio della Basilicata scrivono al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e per conoscenza al ministro del MIBACT Dario Franceschini, sulla situazione relativa ai Ristori decretati dal Governo.

Di seguito il testo integrale della lettera:

“Egregio Presidente,

è tempo di bilanci (economici, sociali, umani) in questo 2020 dove il COVID-19 è stato il protagonista mondiale indiscusso e che pur rallentando la sua corsa non si lascia sconfiggere definitivamente, continuando a mettere in ginocchio il mondo intero.

Il grido di aiuto e di sostegno questa volta parte da una piccola regione del Sud Italia: la Basilicata.

Si alza forte infatti il monito al Governo da parte di un settore duramente colpito e messo alla prova da questa pandemia mondiale: il turismo, in particolare il settore delle Agenzie di Viaggi e Tour Operator.

Un comparto, quello delle A.d.V e T.O. caratterizzato da imprese specializzate nella progettazione, organizzazione e vendita dei prodotti turistici, il cosiddetto pacchetto “tutto incluso”.

Un segmento che rischia di scomparire sotto il peso di una crisi unica nella storia considerando i lunghi mesi di inattività partendo da Marzo e dove, fatti salvi un paio di mesi estivi, molti hanno visto il calare sempre più significativo del proprio fatturato che purtroppo continuerà anche nei prossimi mesi.

Nel quadro generale di contributi, fondi e ristori stanziati per i settori più fortemente colpiti dalla crisi economica, l’amarezza e la delusione degli agenti di viaggio e dei tour operator cresce sempre di più nella consapevolezza di continuare a vedere scomparire i propri codici ATECO dai decreti legge che regolano ed emanano lo stanziamento di fondi a supporto di un settore che incide con il 13,2% del PIL nazionale ma che continua ad essere “ristorato” in maniera differente dal resto del comparto.

MA FACCIAMO UN PO’ DI STORIA

E’ a seguito del DECRETO LEGGE N. 34 DEL 19 MAGGIO 2020 (DECRETO RILANCIO) che le strade tra le agenzie di viaggio – tour operator e il resto del comparto turistico si dividono; fino al su citato decreto i percorsi vedevano un unico trattamento ristorato tramite lo stanziamento di contributi a fondo perduto calcolato sulla perdita di fatturato del mese di Aprile, erogato e gestito tramite accredito diretto su conto corrente bancario attraverso l’Agenzia delle Entrate.

Purtroppo è a partire dal D.L. 137/2020 (DECRETO RISTORI), pubblicato in gazzetta ufficiale il 28/10/20 e successivi emendamenti (RISTORI BIS N. 149 DEL 9 NOVEMBRE 2020, RISTORI TER N. 154 IN VIGORE DAL 24 NOVEMBRE E RISTORI QUATER N. 157 DEL 01 DICEMBRE 2020 ) che lo STATO sembra essersi dimenticato di oltre 10.000 agenzie di viaggi, generando una strage di settore fermo da mesi e che ripartirà non prima della prossima primavera con una perdita notevole che sfiora i 23 miliardi di euro come denunciato già più volte dalla FIAVET ITALIA.

E’ nel mese di Agosto che il comparto viene a conoscenza che sarebbe stato il MIBACT a gestire l’erogazione del fondo emergenze di 265 milioni tramite D.L. del 7 Agosto 2020 con relativo bando pubblicato il 24 settembre 2020 sul sito ufficiale MIBACT (incrementato di ulteriori 400 milioni di euro attraverso il D.L. 137/2020) a sostegno di agenzie viaggi e tour operator da molti interpretato come corsia preferenziale; in realtà ad oggi 22 dicembre, dopo quasi due mesi di attese, il Mibact non ha iniziato ad erogare i contributi spettanti nonostante la montagna di documentazione richiesta.

Giunti a questo punto ci rivolgiamo direttamente a Lei, gentilissimo Presidente Conte, nel voler far luce su una vicenda che, seppur nata con uno spirito nobile fornendo un canale diretto e preferenziale alle agenzie di viaggio e tour operator, si sta al contrario rivelando una trappola più insidiosa dello stesso Covid-19.

La richiesta da parte delle agenzie viaggi e tour operator è quella di poter rientrare ed essere riconosciuti nei prossimi decreti ristori con il proprio codice ATECO (partendo dal prossimo Ristori Quinquies previsto per Gennaio 2021) dove, cosi come fatto per altri settori integrati nei vari emendamenti, si dia la possibilità di godere di contributi a fondo perduto addirittura del 200% tramite accredito diretto da parte dell’Agenzia delle Entrate rimuovendo il settore di categoria dalla “trappola MIBACT” rivelatasi per molti un ristoro davvero parziale rispetto a quanto invece sarebbe stato possibile ricevere con l’inserimento del codice Ateco nei vari decreti Legge emanati a far data dal 28 ottobre in avanti.

Ci aiuti, gentilissimo Presidente Conte, ad uscire dall’ombra in cui siamo piombati Con gli auguri di un Sereno Natale”.