Coronavirus, minacce anche al presidente del Consiglio superiore di sanità: “attacchi assurdi”. I dettagli

Dopo le minacce rivolte al Ministro della Salute, Roberto Speranza, ecco spuntare mail aggressive e lettere intimidatorie ai danni del Dott. Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e membro del Cts che, in un’intervista al Messaggero, lancia l’allarme:

“Intimidazioni via mail sono arrivate anche a me.

Ma penso soprattutto alle minacce al ministro Roberto Speranza, inconcepibili perché sono stati chiamati in causa anche i familiari.

Hanno dato fuoco al portone dell’Istituto superiore di sanità, dove ci sono persone che fanno semplicemente il loro lavoro.

Ora la molotov in un centro vaccinale di una città che ha molto sofferto come Brescia.

Bene fa la procura a indagare, bisogna capire se c’è un disegno eversivo.

Posso capire che vi sia stanchezza per le restrizioni, per lo stop alle scuole, ad attività commerciali, bar e ristoranti.

Ma sono assurdi e privi di ogni logica gli attacchi a una struttura che contribuisce a risolvere la situazione.

Di certo merita il massimo dell’esecrazione, la più dura condanna e le più ferme misure punitive.

Siamo passati da una posizione di solidarietà e afflato nazionalistico della scorsa primavera, all’odio, al rancore e all’aggressione.

Sono segnali ingiustificabili.

Chi ha responsabilità, di ogni livello, anche politico, dovrebbe trarre insegnamento da episodi come questi per richiamarsi a temperanza e sobrietà nelle affermazioni”.

Infine Locatelli precisa:

“se riusciamo ad avere le dosi di vaccini pattuite nel trimestre che è appena cominciato, sostanzialmente 52 milioni, già a luglio la situazione cambierà in maniera significativa.

Ci sarà un percorso graduale di riapertura se i numeri lo consentiranno.

E a luglio sarà la vera svolta”.