Oggi, 17 Novembre, Tito celebra il Patrono San Laviero Martire.
La storia narra che, pagano, si convertì al cristianesimo e diffuse il Vangelo nonostante le torture che subì nel corso della sua vita.
Laviero fu sempre fermo nella fede cristiana per la quale fu disposto a morire.
Cominciò a predicare nella sua cittadina facendo conoscere il vangelo di Gesù nella sua famiglia e ai suoi amici.
Da Teggiano, Laviero passò ad Acerenza (PZ) dove incontrò il prefetto pagano di quel tempo: Agrippa.
Secondo la tradizione, Agrippa arrestò Laviero e gli diede ordine di immolare agli dei pagani.
Essendosi Laviero rifiutato, venne torturato per una notte intera con l’aculeo e il cavalletto di tortura rimasto appeso nella piazza di Acerenza.
Ma lui non si scoraggiò e continuò a predicare l’amore verso Dio e a far conoscere il vangelo di Gesù.
Agrippa, venuto a sapere di Laviero che continuava con la sua professione di fede, lo fece condurre nell’anfiteatro per essere sbranato dalle belve.
Le belve invece di azzannarlo si inginocchiarono vicino a Lui e tutto il popolo osannò Dio nei suoi angeli e in Laviero, amico del Signore.
Venne quindi chiuso in una cella sotto rigorosa custodia, ma un angelo mandato da Dio gli aprì le porte senza che nessuno se ne accorgesse e gli ordinò di recarsi nella cittadina di Grumentum.
Laviero così fece e arrivò a Grumentum il 15 agosto del 312.
Anche qui Laviero cominciò a predicare e a battezzare sotto il nome e la fede di Gesù.
Agrippa, venuto a sapere della fuga di Laviero, mise 300 soldati alla sua ricerca con l’ordine di decapitarlo.
Ci fu un traditore che rivelò il nascondiglio e Laviero fu catturato.
Venne più volte flagellato e, siccome continuava a parlare di Gesù, venne condotto alla confluenza dei fiumi Agri e Sciaura e gli venne tagliata la testa con la spada.
La sua anima fu vista volare al cielo per ricevere la corona della gloria e la palma del martirio.
I soldati di Agrippa fecero ritorno ad Acerenza spaventati e impauriti.
Il corpo di Laviero venne seppellito sul luogo del martirio, a cura di una matrona romana, con grande solennità e devozione.
Nel passato, i titesi erano soliti attaccare un laccio rosso alla reliquia del Santo, parte dell’avambraccio purtroppo trafugata, in segno di devozione e protezione verso gli ammalati.
Il laccetto veniva poi ripreso e portato all’ammalato, in attesa della grazia di San Laviero.
Come rende noto l’Amministrazione:
“Gli uffici comunali nella giornata di oggi, 17 novembre 2021, resteranno chiusi in occasione delle celebrazioni della festività patronale.
Vivissimi auguri da parte di tutta l’amministrazione comunale a tutti coloro che portano il nome del nostro santo patrono!”.
Di seguito il programma dei festeggiamenti religiosi:
- Ore 08:30, Santa Messa in Chiesa Madre;
- Ore 11:00, Santa Messa in Chiesa Madre;
(La statua di San Laviero sarà trasferita in forma privata al Convento).
- Ore 18:00, In Convento; Solenne Celebrazione Eucaristica Presieduta da Mons. Salvatore Ligorio, Arcivescovo Metropolita di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo.
Al termine (se le condizioni meteo lo consentiranno) si svolgerà la Processione e Fiaccolata con la Statua del Santo Patrono, dal Convento, passando per la Piazza sino in Chiesa Madre.
La processione sarà accompagnata dall’Associazione Bandistica G. Rubino da Sassano (Sa).