Basilicata: “Indispensabile garantire ai lucani che rientrano dall’estero il più rapido ed efficiente controllo sanitario”

Ecco la proposta che lancia Giovanni Baldantoni, Associazione Lucani nei Balcani e Palazzo Italia Bucarest:

“Con l’emanazione delle linee guida per il turismo 2020 in Italia non solo i turisti provenienti dall’estero ma anche i nostri corregionali e in generale gli italiani all’estero desiderosi di tornare ai loro paesi di origine potranno farlo.

Per questo all’interno del progetto di prevenzione denominato ‘Basilicata 2020: Turismo Covid free’ va introdotto un sistema di priorità per i tamponi ai nostri corregionali che arrivano per vacanza o visita a familiari e amici.

Ci auguriamo che i 2.000 tamponi al giorno di cui parla l’Assessore alla Salute Leone siano presto disponibili e soprattutto sufficienti, ma – aggiunge – comunque è indispensabile garantire ai lucani che rientrano durante questa estate il più rapido ed efficiente controllo sanitario da SARS- CoV-2 e, parallelamente, assicurare ai turisti che visiteranno la Basilicata, procedure finalizzate a mitigare il rischio.

Baldantoni rinnova la disponibilità che sono certo è di tutte le Associazioni dei Lucani nel Mondo di collaborare con i nostri operatori turistici e l’Apt per far arrivare quanti più ospiti possibili nelle strutture ricettive della regione senza sottovalutare ulteriormente l’apporto che può venire dalle nostre comunità residenti in particolare nei Paesi Europei per ‘salvare’ la stagione turistica.

Questo può avvenire con facilitazioni e pacchetti viaggio-soggiorno agevolati verificando di estendere il bonus vacanze anche ai nostri connazionali che non hanno più la residenza in Italia.

Diventa perciò necessaria un’azione dedicata agli italiani emigrati all’estero e ai loro discendenti per dare l’opportunità di tornare e di conoscere il Paese di origine dei genitori o dei nonni e per ritrovare le proprie radici, per riscoprire origini e storie familiari, territori di provenienza, tradizioni culturali, prodotti artigianali ed eno-gastronomia del territorio, ma anche per essere messi in contatto con le istituzioni pubbliche statali e non statali che fanno formazione di livello universitario e alta formazione in Italia.

Iniziative, scambi culturali, viaggi di giovani appartenenti alla terza generazioni di lucani all’estero sono avvenuti negli anni passati solo in forma episodica con carattere sporadico.

Palazzo Italia a Bucarest già in fase pre-Covid ha svolto compiti di promozione turistica con l’apertura dei primi desk (Acerenza, Sant’Angelo Le Fratte, Picerno, ecc.) attraverso accordi di cooperazione istituzionale con le Amministrazioni Comunali, a costo zero, per rispondere a più esigenze e soprattutto a quella di garantire assistenza e consulenza ai nuovi flussi migratori ‘pendolari’ nel senso che trascorrono all’estero il tempo necessario per svolgere la propria attività e poi tornare a casa.

Siamo a disposizione degli albergatori, loro Consorzi, degli operatori turistici per favorire specie con il ripristino dei voli dalle capitali europee l’arrivo innanzitutto dei nostri connazionali per vacanze”.