Centro Oli Viggiano: al via la mobilitazione per il lavoro e lo sviluppo in Basilicata! I dettagli

Al via, il 31 Marzo, la mobilitazione territoriale deciso da Cgil, Cisl e Uil Basilicata.

Come precisano i Sindacati:

“Ormai sono mesi che il sindacato confederale lucano chiede alla Giunta Bardi, sin dai tempi del suo insediamento, la definizione di un documento programmatico che indichi gli orientamenti e le priorità del governo regionale.

La necessità è di una profonda revisione delle procedure e delle scelte che dovrebbero rappresentare la vera sfida del cambiamento per questa regione.

CGIL CISL e UIL chiedono una discontinuità che rappresenti davvero una novità nelle azioni, negli obiettivi e anche nella capacità di confrontarsi con la rappresentanza del mondo del lavoro lucano.

Un cambio di passo che fino ad oggi non è arrivato, un metodo di confronto partecipativo con le parti sociali e con il sindacato confederale in particolare, con il riconoscimento di legittimi soggetti di confronto permanente e di condivisione degli obiettivi da perseguire, oltre a tempi e modi per realizzarli.

Per queste ragioni CGIL CISL e UIL hanno deciso, in seguito gli attivi unitari, un percorso di mobilitazione territoriale che culminerà nella giornata di mobilitazione del Primo Maggio 2021, davanti alla sede della Regione, per rivendicare il futuro al lavoro e allo sviluppo della Basilicata.

Un percorso, di CGIL CISL UIL insieme alle Categorie, che si aprirà il 31 marzo p.v. davanti al Centro Oli ENI di Viggiano (PZ) su Lavoro, Sviluppo, Ambiente Energia e Transizione Energetica, con l’avvio preventivo di assemblee e riunioni in tutti i comuni e i luoghi di lavoro della regione, con il coinvolgimento di delegati e delegate, per assicurare una mobilitazione partecipata.

L’obiettivo di CGIL CISL e UIL è lanciare un messaggio chiaro al presidente Bardi e alla Giunta: è indispensabile una revisione del metodo e della sostanza nella programmazione e nelle politiche economiche e finanziarie.

I primi punti riguardano il ‘programma generale di sviluppo’, il programma Ng-Eu, i fondi nazionali e regionali. CGIL CISL e UIL ribadiscono il metodo che preferiscono: ‘è quello che in Europa viene definito dialogo sociale, che prevede il coinvolgimento degli attori sociali più importanti del Paese e della Basilicata'”.