In provincia di Potenza questa “famiglia” compie 150 anni: “Consegnata un’eredità che chiede di essere custodita”

Ieri ad Acerenza sono stati festeggiati i 150 anni dell’Azione Cattolica Italiana e i 62 anni di storia della stessa all’interno dell’Arcidiocesi con un evento dal titolo “Custodi della nostra storia: passato, presente e futuro” organizzato nel Museo Diocesano.

Questo il messaggio lanciato:

“In questo tempo che cambia così complesso e contraddittorio, abbiamo bisogno più di prima di luoghi che aiutano a crescere, proprio come l’Azione Cattolica, un luogo che aiuta a crescere nella fede e nella vita”.

Un’intera giornata di testimonianze e riflessioni, iniziata con il saluto dell’arcivescovo, monsignor Francesco Sirufo, che ha ricordato la sua esperienza trentennale all’interno dell’Azione Cattolica e soprattutto ha lodato:

“l’impegno dei cristiani laici, al servizio del Vangelo e di Cristo. Ricordiamo l’esempio e il sacrificio di tanti associati a partire dai bambini fino ai più grandi.

Tutti accomunati dall’unica fede e dall’impegno per la società”.

A Donatina Telesca, presidente diocesana dell’Azione Cattolica, è toccato poi ricordare come quello che:

“ci viene consegnato è un dono, un’eredità che chiede di essere custodita, tenendo presente  costanti: la formazione dell’apostolato, ossia delle persone capaci di uscire per testimoniare la gioia del Vangelo, la cura della vita spirituale e l’attenzione a formare persone preparate alla promozione del bene comune.

Tutto questo lo si fa insieme , non ci forma da soli, ma camminando  insieme tra diverse  generazioni, condividendo ideali e impegni”.

Tra gli ospiti più attesi della giornata  il professor Franco Miano, già presidente nazionale dell’associazione che nella sua relazione ha invitato i presenti a “ricordare i 150 anni della storia dell’Azione Cattolica non con la nostalgia di chi guarda a un passato con distanza, ma piuttosto con la gioia e la gratitudine per un’esperienza bellissima che continua anche nell’oggi ed è aperta verso il futuro.

Miano, professore ordinario di filosofia morale presso l’Università di Roma Tor Vergata, ha continuato:

“E’ stata ed è una grande storia perché fatta di vite quotidiane, nella semplicità ma anche nella profondità della testimonianza della fede e della coerenza della vita.

In tantissimi  paesi e città d’Italia l’Azione Cattolica ha rappresentato un luogo di formazione per i laici affinchè ciascuno, scoprendo la propria vocazione, potesse metterla al servizio della Chiesa e del Paese”.

Ma qual è il futuro dell’Azione Cattolica?

Per Miano è “quello di un’associazione che continua a formare cristiani,  un  compito  importantissimo oggi da riscoprire più che mai”.

Momento centrale della manifestazione è stato  la tavola rotonda sul tema “L’AC Diocesana tra passato, presente e futuro” con le testimonianze e i racconti di chi attualmente  e in passato ha ricoperto l’incarico di  delegato regionale e di responsabile diocesano dell’Azione Cattolica.

Le conclusioni sono state affidate a monsignor Antonio Cardillo, assistente unitario Azione Cattolica diocesana di Acerenza, che ha spiegato:

“Sono note a noi tutti le caratteristiche dell’associazione: la popolarità, la ministerialità, la formazione.

Il passato degli uomini e delle donne di Azione Cattolica è stato caratterizzato da questi tre aspetti ed ha contribuito a dare un volto alla nostra Chiesa.

Ma ora occorre domandarci e chiederci chi vogliamo essere?

Abbiamo tutti bisogno, preti e fedeli laici, di eliminare gli ostacoli della rassegnazione e dello scetticismo.

Il primo è sapere che, chi guida la storia del mondo è Dio anche quando essa è fatta di piccoli numeri; il secondo ostacolo è lo scetticismo di chi crede che non abbia più ragione di essere.

Auspico come assistente unitario di impegnarci di più affinché  in ogni comunità parrocchiale rinasca o rifiorisca l’Azione Cattolica, soprattutto nella sua dimensione formativa.

Puntiamo a dare a tutti la formazione adeguata per far nascere negli uomini e nelle donne del nostro tempo un impegno sociale e politico del quale sentiamo l’urgenza”.

Al termine della giornata, alla quale hanno preso parte associati e responsabili dell’Azione Cattolica giunti da tutta l’Arcidiocesi, molto apprezzato è stato  il momento musicale  curato dall’ “Accademia Ducale Centro studi Musicali” di Pietragalla.