In provincia di Potenza torna l’antico rito della “Passata” per rievocare lo straordinario inno alla vita: il programma

Anche quest’anno, come da tradizione, ritorna a Pescopagano (Potenza), domani 25 marzo, l’appuntamento con l’antico rito della “Passata”.

L’evento, organizzato dal gruppo “Pescopagano eventi”, si svolgerà in via Roma a partire dalle ore 11 e 30.

Prima del rito, prevista l’esibizione degli “Sbandieratori Cavensi” per le vie del paese.

L’iniziativa, molto attesa tra la comunità locale, è tornata ad animare il paese nel 2014, dopo 25 anni di assenza e richiama nel centro lucano numerosi curiosi e turisti provenienti anche dai comuni limitrofi.

Come da consuetudine, al rintocco delle campane, i bambini della comunità di sesso maschile, di età compresa tra i due mesi ed i tre anni, verranno “passati” attraverso un arco ottenuto da un ramo di rovo privato di foglie e spine.

L’antico rito di origine agraria, che si credeva potesse preservare i più piccoli dall’ernia infantile e del quale si trova testimonianza anche negli scritti di Catone, prevede che, mentre due persone mantengono divaricata l’apertura dell’arco, quelli che vengono indicati come i “compari” ricevano dalle mani della madre il bimbo per fargli compiere tre cerchi al di sopra e dentro l’arco del rovo, secondo la valenza magica del numero dispari.

Terminato il rito i bambini vengono avvolti in una coperta e portati nella chiesa dell’Annunziata per essere rivestiti ai piedi dell’altare.

Il rovo viene poi rinchiuso e rivestito con del muschio per evitarne il disseccamento, così da tornare a germogliare in nome di una “magica” connessione tra la salute del bambino e la vitalità dell’arbusto.

Il rito di Pescopagano, che rievoca il momento del parto, è soltanto un aspetto di un culto ampiamente diffuso fino alla fine del secolo scorso dall’ Inghilterra alla Spagna e dal Portogallo all’Armenia.

Ricorda Antonio Zazzerini del gruppo ‘Pescopagano eventi’:

“Finalità del rito era quello di proteggere il bambino dall’ernia infantile e preservane la fecondità e noi da tempo cerchiamo di riproporre rituali andati perduti che speriamo possano concorrere alla promozione del nostro territorio”.

Di seguito la locandina con i dettagli.