Il presidente Mollica in apertura dei lavori al salone del libro di Torino ha annunciato che in un archivio della Regione sono stati rinvenuti 19 disegni di Leonardo Sinisgalli e che saranno concessi in comodato d’uso alla Fondazione che porta il nome stesso dell’autore.
Mollica ha dichiarato:
“il luogo più giusto per la valorizzazione e la custodia di un simile patrimonio. Un patrimonio che è giusto mettere a disposizione dei cultori e degli appassionati di un intellettuale, che anche attraverso la passione per l’arte, continua, ancora oggi, a rappresentare in maniera straordinaria la nostra regione”.
Iniziata il 18 Maggio e proseguita sino ad oggi la XXX edizione del Salone del libro di Torino, è stata ricca di manifestazioni lucane che si sono susseguite, tra i contatti rinnovati dei rappresentanti illustri del mondo accademico e della cultura.
La Fondazione Sinisgalli ha presentato il libro “La Basilicata di Leonardo Sinisgalli nella civiltà delle macchine” e, quindi, si è parlato della visionarità di Sinisgalli e di quanta poesia abbia utilizzato per descrivere il mondo tecnologico degli anni ‘50.
Biagio Russo, direttore della fondazione ha precisato che:
“Emblematico il titolo del convegno ‘Mettiamoci le ali’, da un verso di Michele Parrella per invitare al riscatto e a una nuova alba. Matera 2019 rappresenta, nel nome di Sinisgalli, un’occasione per conciliare tradizioni e innovazioni, passato e futuro”.
Una calorosa approvazione, per la poliedricità del poeta ingegnere e per le suggestioni della sua complessità, per l’attualità e freschezza del suo pensiero, da parte di Rocco Moliterni, giornalista e scrittore, Giuseppe Lupo, scrittore, e Vittorio Marchis, ordinario di storia della tecnologia al Politecnico di Torino, che in quella sede ricoprivano tutti il ruolo di relatori.
Nato a Montemurro, Leonardo Sinisgalli è noto come il poeta ingegnere o il poeta delle due muse, per il fatto che in tutte le sue opere ha sempre fatto convivere cultura umanistica e cultura scientifica.
Per la sua versatilità è stato definito “un Leonardo del Novecento” in quanto è stato narratore, pubblicista, art director, direttore di riviste, documentarista, autore radiofonico e disegnatore.
Chi ha colto al volo l’utopia di Sinisgalli, mettendo in luce la modernità del suo pensiero e la curiosità per le nuove sfide è stato Paolo Verri, direttore della Fondazione Matera-Basilicata 2019, che in una nota ha dichiarato:
“Un personaggio a tutto tondo che potrebbe diventare l’icona di un approccio europeo della cultura, pur restando con le radici in terra lucana”.