Nel potentino dono speciale per la piccola Angela Lucia: ecco l’avventura d’amore dei suoi genitori

Nella serata di ieri 22 Gennaio 2020, c/o la sede della ONLUS “Il Cammino di Angela Lucia” in Frazione Patacca 19 di Avigliano (PZ), una delegazione del C.R.A.L.* Ansaldo STS di Tito Scalo (*Circolo Ricreativo Aziendale dei Lavoratori di Hitachi Rail STS, azienda dell’area industriale di Tito Scalo) ha consegnato alla Sig.ra. Donatella UNGARO (presidentessa della ONLUS “Il Cammino di Angela Lucia”) e al Sig. Canio PACE, nonché genitori della piccola Angela Lucia, la somma di 800,00€, quale donazione, a nome di tutti i Soci del C.R.A.L. Ansaldo STS di Tito Scalo, raccolti in occasione della cena sociale, svoltasi lo scorso 20 Dicembre 2019.

Non è la prima volta che il C.R.A.L. Ansaldo STS di Tito Scalo si fa promotore di iniziative di beneficenza, ed in questa occasione, riconoscendo il grande merito alla scelta e all’impegno profuso dai Sigg. Donatella e Canio PACE, ha voluto supportarli, con un piccolo aiuto, in questa meravigliosa avventura d’amore, sfociata nella creazione di questa associazione, che porta il nome della piccola Angela Lucia.

Queste le parole che il Presidente del C.R.A.L. Salvatore Lomonaco, ha condiviso con tutti i soci che hanno aderito all’iniziativa:

“Prendersi cura e soddisfare le necessità di un figlio, per ogni genitore è prioritario prima di ogni altra cosa, prima della propria stessa vita; prendersi l’ulteriore impegno di creare un’associazione che dia supporto logistico ed economico ad altre famiglie con la stessa situazione familiare, ha un merito incommensurabile.

A riflettori spenti, chi continua incessantemente nella quotidianità di tutti i giorni, con le numerose difficoltà che riserva la vita, ad andare avanti con un entusiasmo di questo genere, è degno di tutta la nostra più grande ammirazione.

Ci auguriamo che questa nostra piccola iniziativa possa essere da esempio e stimolo per altri al fine di poter fare insieme a Donatella e Canio, un piccolo tratto di questo loro importante e meraviglioso cammino”.

Una storia emozionante quella della piccola Angela Lucia:

“Mi presento: sono Angela Lucia Pace e sono una bambina speciale.

Non solo perché ho avuto molti problemi sin dalla nascita, ma perché ho tanta voglia di vivere e con i miei enormi sorrisi regalo speranza a tutti quelli che mi circondano e mi riempiono di tantissimo amore.

È proprio grazie a quell’amore che sono qui a parlarvi di me.

Sono venuta al mondo 4 anni fa.

Non è stata una cosa semplice nemmeno quella a dire il vero.

Già nel grembo ero in difficoltà e durante il parto sono rimasta letteralmente senza respiro.

Ho rischiato di diventare davvero un angioletto in quell’occasione, ma grazie a Dio c’era già chi pregava per me da qualche parte.

Una donna testarda in cerca di una bimba piccina da amare.

Per fortuna nostro Signore ascolta sempre le preghiere fatte con il cuore.

Dopo il primo periodo in Terapia Intensiva Neonatale, sono stata accolta dalla casa famiglia “Stella del Mattino” dove Suor Lì mi ha presentato una signora dolce e gentile che mi riempiva di baci.

Tra di noi è scattato subito qualcosa di molto bello. Sapevo per certo sin da quel primo momento che non ci saremmo mai lasciate.

Il giorno più bello in assoluto della mia vita sin qui è stato il 12 Febbraio: Quella signora insieme alla sua famiglia mi hanno portato a casa.

Avevo finalmente una mamma, un papà, una sorella e un fratello maggiore. È stata una grande giornata di festa, con nonni, zii, cugini e amici a fare a gara per regalarmi coccole.

Ma non sono mai stata una tipetta facile e non è certo semplice prendersi cura di me.

Ma la determinazione e l’amore della mamma hanno prevalso. Lei mi ha portato nei migliori centri per le cure e ha combattuto costantemente al mio fianco.

Non me la passavo affatto bene. Non riuscivo a prendere peso, non respiravo bene e molte volte sono finita in ospedale. Ero molto debole.

Ero spesso sotto indagine: genetiche, metaboliche e fisiche. Bisognava capire qual era la causa di tutto il mio malessere. Non è stato semplice capirlo, ci sono stati molto ostacoli ma la mia mamma una notte ha preso me e le nostre valigie e mi ha portato all’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma.

L’esito di quel ricovero era devastante. Diciamo che avevo tante cose non proprio a posto: la valvolina del mio stomaco faceva i capricci e non voleva saperne di trattenere il cibo, vomitavo sempre, avevo sempre tanti problemi a respirare e c’erano danni permanenti della parte motoria e verbale.

Ma la mia mamma non si arrende mai.

Abbiamo viaggiato tanto. Mi ha portato al Gaslini di Genova, al Meyer di Firenze. Si lo so, sono ospedali, ma noi ci andavamo insieme e io con lei accanto non avevo paura nemmeno quando mi hanno operata allo stomaco a Roma.
Sono stata molto male dopo a dire la verità. Vomitavo di più. Mi sentivo sempre male.

E come al solito c’ha pensato la mamma che, mettendosi alla ricerca di un miracolo, mi ha portato dal dr. Cobellis. Lui è un angelo vero e mi ha aiutato tanto. Adesso il mio stomaco sta meglio e posso finalmente prendere peso e diventare grande anch’io.

Sono strafelice di questi risultati. Chi l’avrebbe mai detto.

Ma non è certo finita qui: “Ora che mi sento più forte posso finalmente provare a mettermi in piedi!” ho detto a me stessa.

La mia famiglia ha ricominciato con tenacia a cercare il centro ideale che potesse aiutarmi a realizzare questo sogno.
Ed ecco che io e la mamma siamo giunte al centro di riabilitazione gli “Angeli di Padre Pio” di San Giovanni Rotondo, tra macchine moderne e fisioterapiste molto preparate.

Io sono piccola e non posso accedere a tutta la robotica, ma lì uso un attrezzo nuovo che mi piace tanto. Si chiama “Crosystem”.

È una macchina magica. Mi sento veramente molto meglio dopo il trattamento. La mia schiena e la mia testa, che di solito sono sempre giù perché troppo pesanti per me, magicamente mi sembrano più leggere e riesco persino a tenere la testa alta più facilmente.

Le cure con la Crosystem però sono costose e sommate a tutte le altre terapie che devo fare quotidianamente vedo la mia famiglia fare molti sacrifici.

Loro sono fantastici, fanno tutto per me e ora la mia mamma si è messa in testa che, non solo compriamo una Crosystem che possa aiutarmi a stare meglio, ma vuole anche comprare un Camper che la porti a tutti i bambini che come me stanno lottando per mettersi in piedi.

La mia mamma adesso vuole aiutare me e tutti gli altri bambini a diventare grandi e autonomi.

Anche lei ha bisogno di aiuto però.

Per me e per gli altri bambini che come me sono ancora troppo deboli per poter lottare da soli.

Questa sono IO, questa è la mia storia.

Vedrete che con l’aiuto di tutti riuscirò pure a mettermi in piedi questa volta.

Angela Lucia”.